Garlasco. Ora manca all’appello anche una macchina fotografica

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Garlasco. Ora manca all’appello anche una macchina fotografica

06 Marzo 2009

Sul delitto di Garlasco, in cui venne uccisa Chiara Poggi massacrata a colpi in testa nella sua villetta, per l’accusa e la parte civile ci sono ancora molte, troppe incognite. Se fino a poche settimane fa le indagini sottolineavano la mancanza di una chiavetta Usb, ora si aggiunge anche una macchina fotografica Nikon L4, collegata al pc di Alberto Stasi il 9 agosto 2007, quattro giorni prima dell’omicidio.

Lo rivela La Provincia Pavese, che riporta quanto scrive l’ingegner Paolo Reale, perito dei Poggi, nella relazione al gup: "Rimane traccia di un link cancellato, che punta a un’immagine anche questa non rintracciabile sul pc". Spunta quindi un altro mistero nello scenario sempre più complicato del delitto di Garlasco, a due giorni dalla ripresa dell’udienza preliminare. Il computer incriminato è quello di Alberto Stasi, l’unico accusato di aver ucciso la fidanzata Chiara. Per la sua analisi, Reale avrebbe realizzato anche verifiche sperimentali "su un sistema clone del portatile di Stasi".

Trovando "indicazioni precise anche sull’ultimo inserimento di ‘periferiche Usb’ (chiavette o altro) sul pc di Stasi", dice il perito. E qui c’è l’altro punto da chiarire. Alle 19.20 di domenica 12 agosto 2007 – il giorno prima dell’omicidio – mentre Alberto e Chiara sono a casa Stasi, viene inserita una chiavetta Eutron Picodisk nel pc di Stasi, che solo pochi minuti prima era stato spento di colpo. Di questa chiavetta non c’è più traccia.

Anche i Ris scrivono che "non è chiaro se (la chiavetta) sia ancora in possesso o in uso dell’indagato". È agli atti invece un’altra chiavetta, appartenente a Chiara. Risulta usata la stessa sera alle 21.59, a casa Poggi, dove i fidanzati si erano trasferiti per cenare. È servita a scaricare foto e video girati a Londra, quando Chiara – fra il 20 e il 22 luglio – aveva raggiunto per un fine settimana Alberto, in Inghilterra per una vacanza studio.

Ma di chi era la Nikon? Alberto Stasi, ricostruisce il quotidiano, usava prima del delitto una macchina fotografica digitale Sony Dsc. Ma alle 16.50 di giovedì 9 agosto 2007 è stata collegata per la prima e unica volta, la Nikon Coolpix L4. Secondo quanto hanno dichiarato i difensori di Alberto Stasi, non ci sarebbe alcun mistero perché la macchina fortografica sarebbe proprio di Stasi: "La macchina non rientra tra gli oggetti di cui era stato chiesto il sequestro. Nessuna l’ha mai chiesta. Se qualcuno la chiederà verrà consegnata".

Alberto ha dichiarato ai carabinieri di non ricordare se aveva visto la fidanzata la mattina o il pomeriggio. "Ero molto preso, dovendo scrivere la tesi e consegnarla entro il 17 agosto", spiega il giovane. I genitori e i fratello di Chiara erano partiti all’alba del 5 agosto per la montagna. I genitori di Alberto invece avevano lasciato Garlasco venerdì 10 agosto, per raggiungere la casa di Spotorno in Liguria.

Tornando al 12 agosto: dopo aver trasferito le foto di Londra, ne vengono viste altre sullo stesso computer. Fra queste immagini, una molto privata di Chiara, fatta da Alberto, una del Natale 2005 e la foto di un cucciolo. Poi lui lavora alla tesi di laurea fino a mezzanotte e dieci. All’una torna a casa sua. Dice di non essere più uscito fino alle 13 45 del giorno dopo, quando va a vedere perchè Chiara non rispondeva alle telefonate.

Intanto le difese stanno preparando le eccezioni, una decina, che solleveranno dopodomani all’udienza preliminare che si sta celebrando davanti al gup Stefano Vitelli. Eccezioni, corredate da una memoria scritta di 60 pagine, che riguardano l’ innammissibilità e l’inutilizzabilità di una serie di documenti e di "fonti di prova": tra questi gli accertamenti effettuati sul pc di Stasi, a loro avviso irregolari, e le intercettazioni in cui Stasi parla con i suoi avvocati.