Gazprom accusa Yushchenko di bloccare missione osservatori

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Gazprom accusa Yushchenko di bloccare missione osservatori

10 Gennaio 2009

Il colosso russo del gas Gazprom accusa il presidente Viktor Yushchenko di bloccare la firma del documento per l’autorizzazione di osservatori sul territorio ucraino e il monitoraggio delle operazioni di transito di metano, condizione essenziale per la ripresa delle forniture verso l’Europa. "Il protocollo sulla creazione di una commissione multipartita sulla sorveglianza del territorio ucraino non è ancora firmato" ha denunciato il portavoce di Gazprom, Sergei Kuprianov all’emittente tv Pervyi Kanal, citata dalle principali agenzie russe.

"Questo – ha aggiunto il portavoce – significa che evidentemente la decisione o l’assenza di una decisione del presidente ucraino impedisce ancora una volta la fornitura del nostro gas". Ieri i negoziati fra i tre protagonisti della guerra del gas – Russia, Ucraina e Ue – sono inciampati sulla questione della firma di questo documento. I russi, infatti, fanno notare che senza la presenza di un protocollo e di un impegno formale da parte ucraina la soluzione non ci potrà essere.

Da Mosca poi si ricorda che la disputa con l’Ucraina non è comunque appianata. C’è da rinnovare il contratto per le forniture del gas e Kiev dovrebbe pagare il gas a prezzo di mercato: nel primo trimestre del 2009 per i paesi dell’Europa orientale il prezzo è di circa 470 dollari per mille metri cubi, ha sottolineato ieri sempre il portavoce di Gazprom Kuprianov.

Nel frattempo la Commissione europea ripete gli appelli a riprendere "immediatamente" le forniture, sorvolando sul fatto che non tutte le richieste di Mosca sono state rispettate: gli osservatori Ue, già al lavoro a Kiev, non sono ancora arrivati alle stazioni di confine tra Russia e Ucraina e tra Ucraina e Unione europea, e soprattutto non hanno i rappresentanti russi al loro fianco.

Il team europeo è composto da 18 esperti delle grandi aziende energetiche Ue e da 4 funzionari dell’esecutivo Ue, uno dei quali guida l’intera operazione. Dopo una tappa a Kiev, oggi a Mosca arriva il premier ceco Mirek Topolanek, inviato della presidenza di turno dell’Ue, per incontrare il collega Vladimir Putin.

(con fonte Afp)