Gb, a 10 giorni dal voto May e Corbyn si scontrano sulla Brexit e sull’immigrazione
30 Maggio 2017
di Redazione
Mancano una manciata di giorni alle elezioni anticipate in Gran Bretagna, e ieri sera il premier conservatore Theresa May e il leader laburista Jeremy Corbyn hanno avuto un confronto tv, sebbene intervistati separatemente alternandosi negli studi di Sky News. Al centro del dibattito, ovviamente, la Brexit. I due hanno assunto posizioni distantissime: da una parte Corbyn che ha voluto ribadire l’esigenza di trovare un accordo con la Ue e con la May, dall’altro, che si è detta pronta “a uscire” sottolineando di essere convinta he che “è meglio che non ci sia nessun accordo piuttosto che fare un cattivo accordo”.
“Siamo preparati a uscire e fare la nostra strada” – ha insitito la premier, aggiungendo che in Europa c’è già “chi sta cercando il modo di punirici”. Opposta la posizione di Corbyn che, ricordando lo “stretto scarto” con cui la scelta della Brexit ha prevalso l’anno scorso, ha ribadito che in caso di vittoria laburista alle elezioni “noi faremo in modo che vi sia un accordo“. Quindi come l’espressione democratica del referendum non fosse mai esistita? “Non possiamo inziare i negoziati facendo la voce grossa e minacciando l’Europa evocando ritorsioni fiscali o cose del genere”, ha provato ad argomentare il leader Labour.
Altro tema chiave della serata televisiva è stata l’emergenza terrorismo. Nei giorni scorsi, dopo l’attentato di Manchester, più volte Corbvn e i laburisti hanno denunciato la “devastante” politica di tagli alla sicurezza e alle forze dell’ordine. Interrogata sul tema, la May non ha potuto negare i tagli ma ha replicato che il governo ha il dovere di fare in modo che il paese viva “con i suoi mezzi…data la situazione economica che abbiamo ereditato”.
A Corbyn, invece, è stato chiesto se davvero vuole abolire la monarchia, ma il leader laburista ha replicato secco: abolire la monarchia? “non è nell’agenda di nessuno e certamente non è nella mia agenda- del resto lo sapete, ho avuto anche di recente uno scambio molto cortese con la regina”.
Quanto al tasto dolente dell’immigrazione, Corbyn ha infine detto di ritenere “probabile” una leggera riduzione dell’immigrazione, ma non ha voluto fre alcuna promessa in merito. Va detto, inoltre, che proprio dopo la strage di Manchester i laburisti hanno persino inneggiato al complotto, sottointendendo che la bomba era stata organizzata dai conservatori stessi per recuperare un presunto svantaggio durante questa campagna elettorale.