Gb. Sindaco Tory  sfida Cameron: “Londra come Kosovo”

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Gb. Sindaco Tory sfida Cameron: “Londra come Kosovo”

28 Ottobre 2010

Londra come il Kosovo: il sindaco Tory della capitale britannica, Boris Johnson ha attaccato il premier del suo stesso partito, David Cameron, condannando i tagli ai sussidi per la casa annunciati dalla coalizione come una misura che "porterà a una pulizia sociale in stile Kosovo".

Un conservatore che nel 2012 deve ripresentarsi agli elettori in una nuova sfida contro il predecessore laburista Ken ‘il rosso’ Livingstone, Johnson ha ripreso una metafora dell’opposizione e detto alla Bbc che "non succederà finché comando io: non vedrete miglaia di persone sfrattate dalla casa dove hanno vissuto, dove hanno messo radici. Non è questo che vogliono i londinesi". E poco importa che successivamente il sindaco abbia detto di esser stato citato "fuori contesto": la frittata televisiva era fatta.

Ieri nel question time in Parlamento Cameron aveva confermato i tagli, mentre domenica il suo vice Nick Clegg aveva definito vergognosi i paralleli fatti dai laburisti tra la revoca dei ‘benefit’ e la pulizia etnica: "È un’offesa a gente che in altre parti del mondo ha visto davvero la pulizia etnica". Gli esperti di urbanistica popolare e le associazioni per i senzatetto hanno pronosticato che i tagli annunciati il 20 ottobre dal Cancelliere dello Scacchiere George Osborne avranno un forte impatto in aree urbane con alti canoni di affitto e in particolare a Londra.

Le misure includono un taglio del 10% a partire dal 2013 per chi è rimasto disoccupato per oltre un anno più un tetto complessivo di 250 sterline a settimana per un bilocale che salgono a 400 sterline a settimana per una casa con almeno quattro camere da letto. In aggiunta a questo il governo intende imporre un tetto di 500 sterline sul totale dei sussidi che una famiglia può chiedere per settimana. Secondo Johnson "non ha buonsenso economico" cacciare gente che ha vissuto e lavorato a Londra nelle periferie della citta: "Non voglio vedere i londinesi più poveri costretti a vivere in alberghi sulla costa sud dell’Inghilterra" come prospettato lo scorso fine stetimana da domenicale The Observer.