Gelo alla Casa Bianca tra Trump e Merkel: scontro su immigrazione

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Gelo alla Casa Bianca tra Trump e Merkel: scontro su immigrazione

18 Marzo 2017

Il gelo tra i due c’è, si vede dai volti e dagli atteggiamenti. L’incontro tra Trump e la cancelliera Merkel, dopo le frecciatine a distanza dei mesi scorsi, non verrà certo ricordato come uno dei più cordiali. La distanza di visioni su alcuni punti è evidente. 

Ad esempio, il tema dei migranti. Donald Trump ha definito l’immigrazione “un privilegio e non un diritto”, Angela Merkel ha sottolineato che “dobbiamo proteggere i nostri confini ma anche guardare ai rifugiati che fuggono dalle guerre e dalla povertà”. Insomma, diplomazia a parte, non sono proprio sulla stessa lunghezza d’onda.

Ma si è cercato anche di partire dai punti in comune. Il presidente americano precisa che “i nostri due Paesi devono continuare a lavorare insieme per proteggere i nostri popoli dal terrorismo islamico“. Una posizione condivisa anche dalla Merkel, che però considera anche le esigenze dei disperati in fuga da Paesi devastati da conflitti e miseria.

Tuttavia, anche qui, Trump, dopo aver affermato il suo “forte supporto” alla Nato, ha tenuto a precisare la necessità che gli alleati paghino la loro “giusta quota”. E sull’Ucraina dice di aver “apprezzato la leadership francese e tedesca per la risoluzione del conflitto”. “Siamo per la pace -, assicura -. E con la Germania abbiamo molto in comune, tra cui il desiderio di sicurezza e di prosperità”. 

La Merkel, comprendendo bene cosa volesse dire il Don, ha riaffermato il suo appoggio all’alleanza atlantica assicurando che i partner “continueranno a lavorare” per incrementare il loro contributo alla difesa comune. E riconosce che la Germania ha “molto” di cui ringraziare gli Usa.

Sul fronte commercio, Trump, rispondendo ad una giornalista tedesca, ha bollato senza mezzi termini come “fake news” quelle che lo dipingono come un isolazionista: “Non quale stampa legge lei ma io non sono un’ isolazionista“, ha affermato seccamente il presidente Usa sostenendo di essere per un commercio più equo, che aiuti a riequilibrare il deficit commerciale. La Merkel conferma: “Durante il pranzo di lavoro parleremo e affronteremo anche il tema del libero commercio”.

Ma, nel corso della conferenza stampa, c’è stato anche spazio per una battuta di Trump (che poi tanto battuta non è) che, tornando poi su spionaggio e Obama, ha cercato di sdrammatizzare rivolgendosi alla Merkel: “Almeno abbiamo qualcosa in comune, forse…” alludendo alla vicenda della Nsa che, durante l’amministrazione del suo predecessore, avrebbe spiato anche i telefoni della cancelliera tedesca.

Insomma, come già detto, il gelo tra i due c’è. Tuttavia la Merkel, arrivata già preoccupata dal fatto che Trump possa continuare a lavorare per indebolire l’Unione europea, in un momento di profonda crisi testimoniato dall’avanzata di movimenti contro l’Europa unita e l’accoglienza dei migranti, ha compreso bene che su alcuni punti le condizioni le detta il Don. Ecco perché è importante continuare a lavorare, come hanno sottolineato entrambi, sui punti che uniscono per instaurare un dialogo che, in questo contesto, serve a tutti.