Genie la nuova cannabis “semina”le forze dell’ordine

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Genie la nuova cannabis “semina”le forze dell’ordine

18 Marzo 2009

La nuova cannabis “semina” le forze dell’ordine e finisce negli smart shop.

Conosciuta anche con mille ed altri nomi “genie”, rappresenta oggi la droga più  consumata da adulti e ragazzini.

Venduta sotto false spoglie e liberamente negli smart shop come un regolare incenso per profumare gli ambienti in realtà il suo uso ultimo è destinato a ben altro. Ad essere fumata.

La neo nata droga composta da un mix di erbe aromatiche e da sostanze nocive sintetiche scatena effetti lucinogeni molto più potenti della normale cannabis.

L’Istituto Superiore di Sanità  ha appena scoperto, proprio nella nuova cannabis, un composto sconosciuto finora in Italia, il quale  funziona come il Thc, o tetraidrocannabinolo, il principio attivo che sprigionato della cannabis crea con il passere degli anni effetti nocivi sul cervello.

Quello che dà il piacere della droga. «Si chiama Jwh-018 — spiega Teodora Macchia dell’Iss che ha coordinato la ricerca — e stimola un recettore della cannabis che sta nel cervello.

Questa sostanza appartiene a un gruppo di un centinaio di molecole che sono state studiate per la loro attività analgesica, ma che hanno poi rivelato un’azione simile a quella della cannabis. Sono di sintesi, non hanno niente a che fare con i prodotti naturali». Nel mix di erbe che vanno sotto il nome generico di “Spice” (speziate: hanno, fra gli ingredienti, l’alchemilla vulgaris, la rosa gallica, e la leonotis nepetifolia, tanto per fare qualche esempio), la cannabis sintetica non ci è finita per caso