Genova. Morto Gianni Baget Bozzo, prete consigliere di Berlusconi

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Genova. Morto Gianni Baget Bozzo, prete consigliere di Berlusconi

08 Maggio 2009

Gianni Baget Bozzo, 84enne, è morto durante la notte nel sonno nella sua abitazione privata di Genova. In casa c’era una persona che lo assisteva e ha scoperto la sua morte.

Il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri, nell’esprimere il proprio dolore per la scomparsa di Gianni Baget Bozzo ne ha ricordato il contributo "essenziale" al dibattito politico italiani. "Decisivo – ha detto Gasparri – anche il suo costante apporto alla costruzione di una moderna formazione di centrodestra, che unisse vari percorsi e offrisse agli italiani una sintesi tra tradizione e modernità.

"Ricordo personalmente con particolare commozione Don Gianni, che non ci ha mai fatto mancare il suo consiglio, il suo stimolo e il suo apporto. I senatori del PdL – ha assicurato Gasparri – assumeranno iniziative perchè il suo prezioso contributo di idee continui ad alimentare l’opera del Popolo della Libertà".

La sua è stata una vita di svolte e di impegno politico. Laureato in legge, nel 1956 è eletto consigliere comunale a Genova nelle liste Dc, ma dopo qualche anno decide di entrare in seminario, frequenta con successo l’ università gregoriana laureandosi in teologia e nel 1967 viene ordinato sacerdote dal cardinale di Genova Giuseppe Siri che gli affida la direzione della rivista teologica della curia "Renovatio" e l’ insegnamento di teologia in seminario.

Nel 1970 Baget Bozzo si riavvicina alla politica e cominciano i dissapori con Siri, che lo allontana dall’insegnamento. Nel 1980 Baget Bozzo si avvicina alle posizioni del Psi. A causa della sua attività politica e pubblicistica, la Curia prima lo richiama vietandogli di celebrare messa e di predicare in pubblico, poi, quando nel 1984 il sacerdote accetta senza autorizzazione la candidatura al Parlamento Europeo nelle liste del Psi nella circoscrizione di Bari, lo sospende a divinis.

Baget Bozzo sarà eletto. La sospensione a divinis, inflittagli nel 1985, verrà poi revocata nel 1994. Quando i partiti della Prima Repubblica entrano in crisi e dopo l’indagine Mani Pulite che travolse Craxi e il Partito socialista, Baget Bozzo si avvicina a Forza Italia e diventa uno dei più ascoltati consiglieri di Silvio Berlusconi.

Nel 1997 viene nominato responsabile del settore formazione del partito. Nel 2000, l’ attività politica del sacerdote gli costa una nuova ammonizione da parte dell’ arcivescovo di Genova, cardinale Dionigi Tettamanzi. Divenne editorialista delle testate di proprietà della famiglia Berlusconi, come Panorama e Il Giornale, ma anche di quotidiani come Il Secolo XIX.

I funerali si svolgeranno lunedì prossimo alle 11.30 nella parrocchia Sacro Cuore di San Giacomo di Carignano, a Genova.