Georgia, Cremlino smentisce raid aereo
07 Agosto 2007
di redazione
Dopo una prima smentita del vice comandante in capo
dell’Aeronautica Militare russa, colonnello Alexander Drobyshevsky, si è mosso
direttamente il Cremlino che ha negato la supposta violazione dello spazio
aereo della Georgia, da parte di due suoi caccia, che avrebbero anche lanciato
almeno un missile nei pressi di un villaggio vicino all’Ossezia del Sud.
La provincia dove è stato trovato il missile è un provincia autonoma
georgiana ribelle, da anni in lotta per staccarsi dalla Repubblica caucasica e
ricongiungersi all’Ossezia del Nord, Repubblica indipendente compresa
all’interno della Federazione Russa.
“Smentiamo categoricamente qualsiasi coinvolgimento in episodi
del genere”, ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. Infatti, ha
aggiunto: “Simili dichiarazioni sono del tutto destituite del benché minimo
fondamento”.
Il presunto sconfinamento dei due aerei, e il susseguente
raid, risalgono a ieri sera: le autorità di Tbilisi sostengono di aver
ritrovato il missile inesploso nella zona indicata. Il ministero degli Esteri
di Tbilisi ha frattanto reso noto di aver convocato d’urgenza l’ambasciatore di
Russia, per consegnargli una formale nota di protesta.
“Inviteremo anche gli ambasciatori di altri Paesi stranieri
presenti in Georgia per discutere la situazione”, ha dichiarato un portavoce
ministeriale, Nino Kajaia.