Georgia. Frattini: “Nella missione Osce ci saranno anche i nostri carabinieri”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Georgia. Frattini: “Nella missione Osce ci saranno anche i nostri carabinieri”

18 Agosto 2008

Tra gli osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) "ci saranno anche una decina di carabinieri". Lo dice il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini in una intervista a Il Tempo.

"Ho parlato con il capo della Diplomazia russa Sergei Lavrov, mi ha confermato il ritiro delle truppe russe a partire dalle 12. Mi ha detto che è favorevole alla missione Osce – dice Frattini – Gli ambasciatori Osce potranno quindi riunirsi e promuovere la missione di monitoraggio del territorio con centro uomini non armati. Tra questi ci dovrebbero essere anche una decina di carabinieri italiani". L’Italia fina dalla prime battute si è detta disponibile ad ospitare una conferenza di pace tra Georgia e Russia a Roma, assicurando aiuti umanitari. "Nel supporto umanitario – ha confermato il ministro italiano – l’Italia è in prima linea. Un aereo italiano è già partito, il secondo partirà fra mercoledì e giovedì e abbiamo dedicato a quest’intervento seicentomila euro. In programma c’è anche l’invio di cucine da campo e attrezzature varie per provvedere ai bisogni di un migliaio di persone". Sul piano internazionale Frattini ha auspicato che la Russia non venga emarginata o comunque che gli venga impedito di entrare nelle organizzazioni internazionali come il Wto. "Sarebbe sbagliato impedire a Mosca di far parte dell’Organizzazione mondiale del commercio. Putin ha reagito a una provocazione in modo sproporzionato, è vero. Però non è giusto congelare i rapporti con la Russia. Si pensi all’Iran e all’Afghanistan. Il contributo russo è essenziale per fermare l’atomica iraniana e per stabilizzare la situazione afgana".