Germania. Dimissioni di Kohler: “Mancanza di rispetto per la mia funzione”
31 Maggio 2010
di redazione
Il presidente della repubblica tedesca Horst Köhler ha annunciato oggi le sue dimissioni. L’annuncio è arrivato ad un solo anno dalla sua rielezione.
Il presidente tedesco ha motivato la scelta di lasciare l’incarico con le polemiche legate alle sue recenti controverse dichiarazioni sull’impegno militare della Germania in Afghanistan. Koehler, infatti, aveva giustificato la missione con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all’estero. "Un Paese delle nostre dimensioni – aveva detto – concentrato sull’export e quindi sulla dipendenza dal commercio estero, deve rendersi conto che gli sviluppi militari sono necessari in un’emergenza per proteggere i nostri interessi, ad esempio per quanto riguarda le rotte commerciali o per impedire instabilità regionali che potrebbero influire negativamente sul nostro commercio, sull’occupazione e sui redditi".
Negli ultimi giorni, la posizione del presidente era stata duramente criticata sia da esponenti della coalizione (Cdu-Csu, Fdp) guidata dalla cancelliera Angela Merkel che dall’opposizione. E venerdì scorso il ministro della Difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg, aveva preso le distanze dal presidente della Repubblica.
Nel dare lettura quasi con le lacrime agli occhi di una breve dichiarazione, con al fianco la moglie Eva Luise, il capo dello Stato ha affermato con voce rotta dall’emozione che la sua drammatica decisione è stata motivata dal fatto che le critiche espresse nei suoi confronti hanno rappresentato una "mancanza di rispetto per la funzione" da lui ricoperta. In una nota il presidente ha inoltre definito "priva di fondamento" l’insinuazione che abbia appoggiato un impiego incostituzionale dell’esercito per garantire interessi economici.