Germania. La Merkel inciampa nei sondaggi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Germania. La Merkel inciampa nei sondaggi

01 Giugno 2010

La ricerca di un nuovo presidente della Repubblica in Germania è già cominciata ma la cancelliera Angela Merkel sembra essere alle prese con un nuovo problema: il calo dei consensi.

Stando a quanto riferisce il sondaggio dell’ istituto Forsa infatti, la coalizione di governo (Cdu-Csu, Fdp) sarebbe scesa del 7% negli indici di gradimento del popolo. Il rilevamento risale al 25-28 maggio, cioè a prima dell’ annuncio di Koehler.

Secondo il settimanale Der Spiegel, durante la conversazione telefonica che ha avuto ieri la Merkel con Koehler, la leader conservatrice ha avvertito l’alleato che le sue dimissioni potrebbero "scatenare una crisi" e scuotere la fiducia del pubblico nella presidenza della Repubblica e nelle istituzioni dello Stato. Sempre secondo il settimanale, se si votasse domenica, l’Unione cristiano-democratica otterrebbe solo il 30%, due punti in meno rispetto alla settimana scorsa e quasi quattro in meno rispetto al 33,8% delle politiche di settembre.

Molto probabilmente ad affermare questi dati hanno contribuito non solo i continui attriti tra i due schieramenti di maggioranza (soprattutto sul fisco), ma anche la sconfitta nel Nord Reno-Westfalia, costata alla coalizione di governo anche la maggioranza al Bundesrat, la Camera alta dei rappresentanti regionali.

Intanto l’Assemblea plenaria del Parlamento ha deciso di riunirsi il 30 giugno per eleggere il nuovo presidente. La coalizione non ha molto tempo per trovare un candidato, che dovrebbe comunque essere un politico e non più un "tecnico" come il presidente uscente. Tra i nomi possibili il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (Cdu) e il presidente del Bundestag, Norbert Lammert (Cdu).