Germania, l’esplosione impianti chimici provoca due morti e due dispersi

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Germania, l’esplosione impianti chimici provoca due morti e due dispersi

Germania, l’esplosione impianti chimici provoca due morti e due dispersi

18 Ottobre 2016

E’ stato spento l’incendio divampato dopo l’esplosione nell’area degli impianti chimici di Basf, a Ludwigshafen, mentre proseguono le ricerche dei due dispersi. A dirlo un portavoce della polizia, in mattinata, ma il luogo dell’incidente non è ancora raggiungibile dai soccorritori per le alte temperature e le cause che hanno determinato l’esplosione sono ancora ignote.

L’esplosione sarebbe stata causata dalla rottura di una condotta utilizzata per scaricare sostanze infiammabili, come hanno ammesso gli stessi responsabili di Basf senza però  indicare di quale sostanza si trattasse, da una nave attraccata al bacino fluviale dello stabilimento sul Reno, nelle torri dello stabilimento.
Quello di ieri è stato il 15esimo incidente nell’impianto negli ultimi 12 mesi ma di gran lunga il più grave. Ludwigshafen è infatti non solo la sede principale di Basf, con oltre 2.000 edifici su una superficie di 10 km/q, ma è in assoluto il più grande insediamento chimico del mondo. Ogni anno vengono trattate ben oltre 2,6 tonnellate di composti chimici.

Restano in vigore, ovviamente, ancora, le misure cautelative per i 21.000 abitanti dei quartieri di Ludwigshafen e Mannheim vicini agli impianti, cui è ancora richiesto di tenere porte e finestre chiuse. Le misurazioni dell’aria continuano, infatti, a non registrare presenza di sostanze velenose, ha concluso il portavoce della polizia.

La tragedia in Germania è avvenuta ieri con due esplosioni che si sono verificate negli impianti del colosso chimico tedesco Basf. Il bilancio, sebbene  provvisorio, è di almeno 2 morti e 2 dispersi e 2 feriti per la deflagrazione avvenuta alle 11,20 nello stabilimento Ludwigshafen (160.000 residenti, di cui 36.000 lavorano per Basf) che ha qui il suo quartier generale sulle rive del Reno a 80 km a sud di Francoforte nel Land della Renania-Palatinato nel sud-ovest del Paese.

La situazione ha destabilizzato la vita un po’ di tutti. I vigili del fuoco hanno, infatti, esortato la popolazione a restare chiusa in casa perché la deflagrazione ha sviluppato una nube considerata pericolosa.