Germania vs Grecia, il cane della finanza europea che si morde la coda

 "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori". Pregano i greci che hanno ridato fiducia a Samaras, che pure li aveva messi nei casini dopo le Olimpiadi del 2004, e pregano pure i banchieri tedeschi creditori del governo greco, che pure a Samaras avevano insegnato loro come truccare i conti pubblici. Il cane della finanza europea che si morde la coda povera dei P.I.I.G.S. è un do ut des tra il tedesco e il "poveraccio" greco.

Luoghi comuni da 130 miliardi di euro, ma se hai il coraggio di rivotare chi ti ha inguaiato, "a rate morbide e allungate": taglia ancora 11,5 miliardi e te ne dò subito altri 30. L’incubo dei greci: il Memorandum Fmi-Bce-Ue.  Ellenici contro il loro principale partner commerciale, primo cliente per esportazioni (11,5% del totale), primo fornitore per importazioni (12,3). Germania quarta economia del mondo per pil (3.330 miliardi di dollari, dietro Usa, Giappone e Cina), contro il secondo debito pubblico in percentuale di pil, 147,3%, peggio solo il Giappone, 199,7 (tutti i dati, Economist, Il mondo in cifre 2012). Cattivi imbuoniti contro buoni incattiviti. Che poi per indole staremo sempre più coi greci. Sfavoriti e un pò sfigati.

Poi contro un Gomez così, Khedira e Schweinsteiger, Hummels dietro e Neuer a porta… L’Asse teutonico. "E’ la rivincita dei buoni / qui rispondiamo cuori contro spade e bastoni", canta il rapper Ghemon dal 2007 (produzione The Saifam Group). Papasthatopoulos ci spera e pensa al Chelsea di Champions contro lo zoccolo-Bayern, il tecnico Santos si prepara alle barricate. Punti forti, l’altro Samaras a centrocampo, il redivivo Karagounis, soprattutto la difesa rocciosissima. Praticamente un bunker. Per esserci stasera a Danzica la Merkel ha pure anticipato il vertice con Rajoy, Hollande e Monti, dalla sera al primo pomeriggio. Alle 14, col caldone romano, "Mario Monti, seppur coetaneo di Mick Jagger, non è in piscina ma preferirebbe riposare" (Pierfrancesco Archetti, La Gazzetta dello Sport)… Chissà se s’accorderanno anche su qualche investimento in Grecia per aiutarla a ripartire. Che pure se l’operazione riesce ma il paziente muore il medico non ha certo di che ridere.

Se ne riparlerà pure nel Consiglio europeo del 28 e 29 giugno "e della questione se sia meglio tagliare o investire, cioè mettere tasse e pagare stipendi più bassi, rischiando la deflazione o stampare moneta esponendosi ai venti dell’inflazione" (Giorgio Dell’Arti, altrimondi.gazzetta.it). Inflazione, populismo, neonazisti al 7%, disoccupazione… Parrebbe quasi la Germania degli anni ’20. Quella della Repubblica di Weimar, che se uscivi per un caffè con un carrello di monete, già il tempo d’allacciarsi una scarpa non ti bastavano più.  E’ un Grecia-Germania da tutti contro i tedeschi, stasera a Danzica, che già di suo è città tutt’altro che benevola coi vicini teutonici. Giusto per: 1° settembre ’39, giù al porto, ore 4:45, sparata la prima cannonata della seconda Guerra Mondiale. Segue sanguinosa occupazione nazista, sei anni, 100.000 morti, -40% della popolazione. Tutta distrutta dalle bombe, Ulica Mariacja, la via più romantica della città, l’hanno rifatta uguale coi ricordi della gente attorno all’unica scalinata rimasta in piedi. Cose che ci rimani ancora male pure dopo settant’anni. E chi ci pensa più alle falsificazioni sui conti greci, le truffe sui bond, sussidi e posti pubblici per tutti, pure se trascinano mezzo mondo in bancarotta? Forza Grecia e abbasso Germania.

Vuoi mettere se passiamo il turno vedercela coi tedesconi incarogniti dalla botta di Dortmund e invece con una massa di greci ancora ubriachi dalla bolgia di stanotte? Samaras, inducici in tentazione, liberaci dal male e ci vediamo in semifinale!