Germania vs Inghilterra, il vecchio continente offre al mondo la propria storia

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Germania vs Inghilterra, il vecchio continente offre al mondo la propria storia

27 Giugno 2010

Germania-Inghilterra. Per il match di oggi non c’è bisogno di nessuna presentazione. Entrambe le squadre disegnano la storia del vecchio continente, calcisticamente quanto da un punto di vista sociopolitico. Per comprendere la grande rivalità tra queste due nazioni basterebbe ricordare due date: 1917 e 1966. La prima emblematica di un confronto accesissimo sul piano politico e militare, l’altra di un antagonismo calcistico ancora vivo dopo più di 40 anni.

Il primo dei due episodi accadde durante la Grande Guerra. I forti sentimenti anti-tedeschi presenti tra gli inglesi spinsero la famiglia reale a mutare il nome: il casato di Saxe-Coburg and Gotha (in tedesco Sachsen-Coburg und Gotha) divenne quella che oggi è conosciuta come casa Windsor. Gotha infatti era il nome dell’aereo tedesco che, nel marzo 1917, attraversò la Manica per bombardare Londra.

Il secondo episodio avvenne invece il 30 luglio 1966 nello stadio di Wembley. Inglesi e tedeschi si fronteggiavano per la conquista della coppa del mondo. I tempi regolamentari si chiusero sul 2-2. Al 101’, il fattaccio. Un tiro del britannico Hurst sbatté sulla traversa e tornò in gioco rimbalzando sulla linea di porta. Per l’arbitro invece era gol, il 3-2 per gli inglesi che poi segnarono anche il quarto. Coppa ai Leoni e rabbia tedesca covata per decenni.

In pratica, è come se fosse uno scontro senza tempo. Le guerre mondiali, le due capitali rase al suolo dai bombardamenti e poi il disgelo, lento e comunque freddo. La Germania riesce prima degli altri a rialzarsi in piedi dopo i conflitti e oggi rappresenta la più grande economia nazionale in Europa e la quinta in termini di PIL nel mondo. Storicamente, dalla rivoluzione industriale in poi, il paese è stato motore economico, innovatore e beneficiario della globalizzazione, infatti l’esportazione è uno dei punti di forza dei tedeschi.

Dal canto suo l’Inghilterra ha subito crescenti problemi monetari a partire dalla 2° metà del 2008. Sono state necessarie diverse misure per stimolare l’economia e stabilizzare i mercati finanziari come la parziale nazionalizzazione del sistema bancario, il taglio delle tasse e così via. Tra l’altro, anche essendo un membro attivo dell’UE, gli inglesi hanno scelto di rimanere fuori dell’unione economica e monetaria e a tutt’oggi, entro i confini nazionali, è ancora in uso la storica sterlina invece dell’Euro.

Un’altra particolarità riguarda l’appartenenza inglese al Regno Unito, che di fatto è uno stato unitario costituito da 4 Nazioni (Home Nations), ovvero: Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles. Ma i suoi domini non finiscono qui, sono sottoposti alla sovranità del Regno Unito diversi territori come Bermuda, Gibilterra, le isole Pitcairn, le isole Falkland e i territori in Antartide e nell’oceano Indiano – una particolarità è che è l’unico paese ad avere territori in tutti i continenti -, mentre altri: le Isole del Canale e l’Isola di Man, sono sotto l’autorità della Corona Britannica ma non fanno parte del Regno Unito.

La storia tedesca viceversa non parla di espansione e possedimenti ma di divisioni interne. Nel 1949, alla fine della seconda guerra mondiale, la Germania venne divisa in due stati separati. Da una parte la Repubblica Democratica Tedesca (DDR) ovvero la Germania Orientale e dall’altra la Repubblica Federale di Germania (Germania Occidentale). I due stati si riunificarono solo nel 1990, qualche mese dopo la caduta del muro che divideva a metà la città di Berlino e che rappresentava ancora, per tutta l’Europa, la divisione in blocchi successiva al secondo conflitto mondiale.

Della partita si può pronosticare tutto e niente. Sono due squadre forti, come ha giustamente detto il Kaiser, Franz Beckenbauer, "Germania-Inghilterra dovrebbe essere una semifinale, non un ottavo". I punti di forza di entrambe le squadre risiedono nel notevole bagaglio tecnico ma i panzer nella fase a gironi sono apparsi decisamente più pronti fisicamente e con delle geometrie ben definite, ispirate da Ozil e Schweinsteiger al servizio di Mueller, Podolski e Klose. Gli inglesi ribattono con delle individualità certamente superiori – Terry in difesa, Gerrard e Lampard a centrocampo e Rooney in attacco –  ma poco incisive, almeno fino a oggi. Bisognerà quindi capire se a venir premiata sarà l’avvolgente manovra tedesca o il pragmatismo tattico di Fabio Capello. Che lo spettacolo, quello vero, abbia inizio.