Gerusalemme, intifada dei coltelli. Interviene anche il Dipartimento di Stato USA

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Gerusalemme, intifada dei coltelli. Interviene anche il Dipartimento di Stato USA

20 Febbraio 2016

Due guardie di frontiera israeliane sono state ferite questa mattina alla Porta di Damasco, una delle entrate alla Città Vecchia di Gerusalemme, da un palestinese che poi è stato ucciso sul posto. Il tragico evento è avvenuto poco dopo le 8 di questa mattina (ora italiana) , nel centralissimo e turistico punto di Gerusalemme, diventato però uno dei focolai degli attacchi palestinesi agli israeliani. Le vittime, entrambe ventenni, sono state ferite e trasferite in ospedale, stando a quanto dichiarato dal portavoce della polizia, Micky Rosenfel. Il palestinese era un ventenne di Kafr Aqeb.   

 

Quds.net aggiunge che la Porta di Damasco  è diventata ”la Porta dei Martiri”. La porta, che conduce al quartiere musulmano nella città vecchia di Gerusalemme, è diventata, infatti, una zona calda per accoltellamenti e sparatorie e costantemente presidiata dalla polizia. Proprio all’inizio di questo mese un agente di polizia di frontiera è stato ucciso da tre terroristi armati di coltelli. E tra domenica e lunedì, la polizia, invece, è riuscita ad evitare tre attacchi terroristici. 

 

Giovedì,  altri due terroristi adolescenti palestinesi hanno pugnalato due israeliani in un supermercato a nord di Gerusalemme. Le vittime israeliane, rispettivamente di 21 e 35 anni sono state trasferite d’urgenza in ospedale. Il 21enne è morto poco dopo. Gli aggressori Bassem Subach e Omar Salim, entrambi quattordicenni, sono stati anch’essi portati in ospedale perché colpiti da civili armati che avevano assistito alla scena. L’aggressione è avvenuta nel supermercato Rami Levy, situato nella zona Sha’ar Binyamin. 

 

I civili intervenuti, Ben Hamo e Hanamel Even Chen, sono stati intervistati da Israel National News. “Ero al Remi Levy, precisamente mi trovavo nel corridoio del supermercato nel reparto candele per lo Shabbat, e improvvisamente ho sentito delle grida. Ho capito immediatamente che c’era stata un’ aggressione”, ha detto Hamo. “Sono corso nella direzione delle grida, ho visto il terrorista di fronte a me con un coltello in mano che agitava. Gli ho detto ‘Fermati, metti via quel coltello’, lui ha fatto un passo avanti, gli ho sparato un colpo preciso per atterrarlo.” 

 

“Ho visto un altro terrorista, ho guardato a destra, poi mi sono accorto che c’era un altro ragazzo dietro di me, di nome Hanamel, che ha sparato due colpi all’altro terrorista”, ha aggiunto Hamo. Ed  anche Hanamel Chen ha rilasciato la sua versione dei fatti: “Ho visto qualcuno che provava a rialzarsi dopo essere stato colpito da un carrello della spesa, con un coltello che agitava verso una donna a un metro di distanza da lui… Due colpi al centro della testa, e il ragazzo è caduto”. 

 

E in queste ore è intervenuto a proposito della vicenda anche  il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Ha condannato l’aggressione fatale, dal momento che, il 21enne deceduto, era un cittadino americano: "Condanniamo nei termini più forti possibili l’attacco che ha  avuto luogo giovedì in Cisgiordania e che ha causato la morte di un nostro concittadino, Tuvia Yanai Weissman."Il giovane è stato sepolto venerdì con gli onori militari, dalla moglie e dal figlio neonato.