Gezi Park un anno dopo, il pugno duro di Erdogan

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Gezi Park un anno dopo, il pugno duro di Erdogan

01 Giugno 2014

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha usato il pugno di ferro contro chi ad Ankara ed Istanbul ha manifestato ricordando Piazza Taksim e la rivolta di Gezi Park del 2013. Un giorno di violenza e di repressione poliziesca, con gli agenti turchi che non hanno fatto distinzioni tra manifestanti e giornalisti: il corrispondente della Cnn, Ivan Watson, è stato arrestato in diretta da poliziotti in borghese. Gli agenti lo hanno trascinato via ed è stato liberato dopo ore, dicendo di essere stato picchiato. Stessa sorte per altri giornalisti, italiani compresi. Doveva essere una manifestazione pacifica per ricordare gli otto manifestanti uccisi nel 2013, ma il governo aveva minacciato "Alle nostre forze di polizia sono state date istruzioni chiare. Faranno tutto ciò che è necessario". Così è stato. Migliaia di agenti, blindati, forze antisommossa hanno contrastato i manifestanti scesi nelle piazze delle principali città turche, Istanbul, Ankara, Antalya, Adana. Su Internet circolano filmati con violenti pestaggi della polizia ai danni dei manifestanti, anche donne, e immagini dei feriti. Lo scorso 30 marzo, Erdogan ha rinsaldato il suo potere vincendo le amministrative. Nonostante gli scandali, e chiudendo il becco a Twitter, il presidente si prepara alla sfida delle prossime elezioni di agosto. (Fnews)