Gheddafi? Fosse quello il problema con l’Islam
05 Settembre 2010
di redazione
Il Fatto quotidiano e FareFuturo webmagazine si sono profondamente indignati per la visita del presidente Gheddafi in Italia. Per quel che ci riguarda non ci siamo tirati indietro nel criticare il codazzo di hostess pagate per convertirsi all’islam, ma l’impressione è che l’indignazione di certi benpensanti funzioni a corrente alterna: si denuncia l’estremismo islamico quando serve a far sfigurare il Cav., anche se poi, in generale, la percezione di questa minaccia è sottovalutata. E se qualcuno torna a parlare di scontro di civiltà l’accusa è sempre quella di essere razzisti e islamofobi.
Gheddafi è odioso per i suoi comportamenti ma in fondo è un vecchio parolaio socialista che quando annuncia l’islamizzazione dell’Europa sa bene che senza l’aiuto di Bruxelles farebbe la fame, e infatti non gli sembra vero di poter venire a Roma a chiudere lucrosi affari che, ahinoi, gli consentiranno di perpetuare il regime. Questa comica controfigura del feroce saladino in casa sua deve comunque vedersela con i gruppi integralisti e fondamentalisti islamici, che a quanto pare lo trovano poco ortodosso rispetto ai canoni del perfetto islamista.
Per cui, dopo aver ringraziato FareFuturo e il Fatto per la loro intransigente reazione alle sceneggiate del leader libico, li invitiamo a tenere gli occhi sgranati sul mondo islamico. Sempre, non solo quando può far comodo. Se i nostri colleghi hanno davvero a cuore la difesa dell’identità occidentale ascoltino e commentino il sermone del chierico egiziano Salem Abu Al-Futuh, per esempio, saremo davvero lieti se qualcuno ci aiutasse a monitorare quotidianamente chi odia l’Occidente, come facciamo già. Nell’agosto scorso al-Futuh rilasciata questa dichiarazione alle emittente egiziana Al-Nas TV: "Grazie ad Allah, conquisteremo l’Italia e il resto dell’Europa, così come il Nord e il Sud America. L’Occidente si convertirà all’Islam". A quando pare il processo di islamizzazione dell’Europa annunciato dal presidente libico partirà proprio dal Belpaese… peccato che stavolta questa non sia una notizia degna di un editoriale dell’adirato Furio Colombo.