Giallo Garlasco. Respinte tutte le eccezioni sulle perizie

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Giallo Garlasco. Respinte tutte le eccezioni sulle perizie

24 Ottobre 2009

E’ ripartito oggi il processo contro Alberto Stasi accusato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi il 13 agosto del 2007 nella sua villetta di Garlasco. Dopo la richiesta di ulteriori indagini oggi si è tornati nell’aula al piano terra del Tribunale di Vigevano dove il gup Stefano Vitelli ha riascoltato accusa e difesa prima di emettere la sua sentenza. Presenti, oltre all’unico imputato, anche la famiglia della vittima: papà Giuseppe, mamma Rita e il figlio Marco.

Al centro della discussione di oggi una serie di eccezioni che accusa e parte civile hanno sollevato rispetto alle quattro perizie superpartes consegnate al giudice. Poi, è toccato il turno della discussione che riparte dalla consulenza informatica sul computer di Alberto. Consulenza che garantisce un alibi all’unico imputato.

Il gup Stefano Vitelli ha respinto tutte le eccezioni presentate da Procura e parte civile sulle superperizie in discussione. A quanto si è appreso la Procura avrebbe sollevato alcune eccezioni perché la perizia sarebbe andata oltre i quesiti richiesti. La parte civile (la famiglia Poggi) avrebbe sollevato eccezioni più generiche su tutte le superperizie perchè alcune attività si sarebbero svolte senza la presenza dei propri consulenti. Tutte le eccezioni sono state respinte da Vitelli e quindi l’udienza prosegue. Il processo a Stasi, che nell’ultima udienza preliminare aveva chiesto il rito abbreviato, è cominciato il 9 aprile scorso, con la richiesta di condanna a trent’anni di reclusione da parte del pm Rosa Muscio. Nelle udienze successive ha parlato la difesa. Il 30 aprile era attesa la sentenza ma il gup, dopo quattro ore di camera di consiglio, ha deciso di predisporre quattro nuove superperizie aggiornando il processo a verifiche terminate. Oggi la prima udienza dopo la pausa.

"Sulle perizie ci sarà una dura battaglia" aveva dichiarato il legale della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni, arrivando al Tribunale di Vigevano. "Ci sono state grandi aspettative per queste perizie – ha detto Tizzoni -. Io penso ci siano state troppe soggettivazioni e troppe omissioni a svantaggio della nostra tesi". La tesi del legale e dei periti dei Poggi è che gli indizi per l’omicidio di Chiara portano per la maggior parte ad Alberto Stasi. "Nelle perizie ci sono state delle soggettivazioni ‘ultrapetitia’, ossia pronunciamenti oltre i quesiti – aveva spiegato Tizzoni – e paradossalmente delle omissioni a svantaggio della nostra tesi o comunque della tesi di giustizia che il responsabile di questa vicenda sia Alberto Stasi".