Giangrande, il brigadiere vuole tornare a correre. “Quando il processo a Preiti?”
02 Giugno 2013
di redazione
Il brigadiere Giuseppe Giangrande, gravemente ferito da Luigi Preiti durante "l’attacco al Palazzo" nel giorno del giuramento del Governo Letta, sta meglio. Scherza, dice "Voglio tornare a correre", ancora ricoverato dopo la grande paura delle scorse settimane. Giangrande respira in modo autonomo, riesce a stare seduto, ha chiesto al fratello quando verrà fatto il processo a Preiti e non si stacca da Martina, sua figlia, che ricordiamo ferma e lucida quando si trovò a tranquillizzare l’Italia con il padre in fin di vita all’ospedale. Dicono che il brigadiere stia attaccato alla tv perché vuole tenersi informato su cosa sta succedendo nel nostro Paese, mentre legge e risponde alle decine di email e messaggi su Facebook che riceve quotidianamente dagli Italiani. Martina lo aiuta a tenere aperto questo contatto con l’esterno, "più io rispondo e più loro scrivono", dice ricordando le tante testimonianze di affetto che continuano ad arrivare, insieme a regali, biglietti, in una grande solidarietà mostrata verso un uomo che ha rappresentato e rappresenta lo Stato ferito ma che non si arrende.