Giappone: 18mila morti e dispersi nel 2011. Il paese si ferma per ricordare
12 Marzo 2014
di redazione
Un minuto di silenzio per ricordare i 18.000 tra morti e dispersi della tragedia dello Tsunami che colpì il Giappone nel 2011 e tenere alta l’allerta dopo l’incendio di Fukushima. Manifestazioni si sono svolte in tutto l’arcipelago: mezzo milione di persone furono evacuate dopo il sisma/tsunami, con onde alte fino a 40 metri. A Tokyo a celebrare la giornata l’imperatore Akihito e il premier Shinzo Abe. "Sono passati tre anni da quel disastro che ha portato via molte vite, con ancora tantissime persone in difficoltà. Esprimo il mio profondo cordoglio e credo sia importante che il popolo giapponese sia unito per non far perdere la speranza", ha detto l’imperatore in tv.