Giappone. Si segue l’ipotesi del serial killer contro i politici

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Giappone. Si segue l’ipotesi del serial killer contro i politici

20 Novembre 2008

 

Si rafforza in Giappone l’ipotesi del serial killer dietro alle tre aggressioni ravvicinate di martedì scorso nell’area di Tokyo, in cui due persone sono state uccise e una è rimasta gravemente ferita. Un elemento caratteristico dell’omicidio è che tutte le vittime sono collegate direttamente all’ambiente del ministero della Sanità.

Secondo alcune fonti, l’ipotesi più consistente è che il killer abbia voluto punire le vittime perché considerate colpevoli del pesante dissesto del sistema pensionistico giapponese, incrinato proprio a causa del disordine causato dal settore sanitario.

Le persone assalite, infatti, appartengono tutte all’ambiente politico del ministero della Sanità (che si occupa anche di Welfare). Le vittime sono l’ex vice ministro della Sanità Takehiko Yamaguchi di 66 anni e la moglie Michico, 61 anni. Aggredita e ferita con un coltello, ma fuori pericolo di vita, Yasuko Yoshihara, 72 anni, moglie dell’ex vice ministro Kenji Yoshihara di 76 anni.

Le indagini hanno confermato la testimonianza di Yoshihara che ha riferito di essere stata assalita da un uomo presentatosi alla porta come fattorino. Le autorità hanno repertato un timbro personale – usato in Giappone al posto della firma – che si trovava nell’ingresso della casa delle vittime.

Dalla stampa nipponica, intanto, sono filtrati particolari che fanno pensare a un’azione omicida pianificata con il preciso scopo di compiere un massacro: macchie di sangue, oltre che nell’atrio, sarebbero state trovate in altre stanze delle abitazioni, un elemento che suggerisce la volontà del killer di cercare, per assassinarle, altre persone eventualmente presenti in casa.

Per le autorità potrebbe esistere un legame tra le vittime e l’attuale situazione del sistema delle pensioni. In Giappone, è noto infatti che nel 1988 quando Kenji Yoshihara era vice ministro della Sanità Takehiko Yamaguchi era a capo della divisione contabile ed entrambi lavoravano a stretto contatto per la distribuzione dei fondi del budget sanitario.

Una catena di relazioni questa che parte dal passato e che potrebbe portare gli investigatori ad identificare anche il nome del prossimo bersaglio del serial killer: forse perfino colui che era il ministro della Sanità quando Yamaguchi ne era il vice, vale a dire l’ex premier nipponico Junichiro Koizumi.

La polizia nipponica sta cercando di capire ora in che modo abbia potuto accedere all’indirizzo delle sue vittime e quali sono state le vere ragioni dell’assassinio.