Gibilterra della discordia, Londra e Madrid ai ferri corti per “The Rock”
05 Agosto 2013
di redazione
Scintille tra Londra e Madrid per "the rock", la roccia, come gli inglesi chiamano Gibilterra, l’enclave britannica in terra di Spagna. La miccia è stata accesa dal ministro degli esteri spagnolo Garcia, che ha detto "la festa è finita", ha accusato i socialisti spagnoli di aver concesso troppo agli inglesi e annunciato che il partito popolare ora cambia rotta. Nei giorni scorsi erano state proprio le autorità inglesi a decidere di creare una barriera marina artificiale che secondo alcuni sfavorirebbe i pescherecci spagnoli. Ma dietro le motivazioni contingenti c’è una sfida che si ripropone puntualmente da anni, mentre ultimamente Madrid ha avanzato una proposta di far pagare una tassa di 50 euro ai carichi dei veicoli che passano nello stretto, mossa che non è piaciuta a Londra. Madrid ha da ridire anche sul transito aereo, sulle socità di gioco online che usano server britannici ma hanno sede nello Stretto, sui residenti inglesi a Gibilterra con proprietà in Spagna. Così, mentre i due stati europei si guardano storto, qualcuno sussurra che la mossa spagnola potrebbe essere un modo, per il governo Rajoy, di distogliere l’attenzione dalla crisi aperta dagli scandali interni, risvegliando, almeno per un po’, mai sopiti nazionalismi.