Gioconda, giù nella cripta per svelare il segreto di Monna Lisa

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Gioconda, giù nella cripta per svelare il segreto di Monna Lisa

12 Agosto 2013

Ancora la Gioconda. Con mascherine e cuffie per i capelli, per evitare ogni contaminazione, la stampa entra nella Cripta dei Martiri dove dovrebbero essere ritrovate le spoglie mortali di Pietro, figlio di Monna Lisa, la prima "modella" di Leonardo. Siamo a Firenze, nalla Basilica della Santissima Annunziata, con reporter e fotografi che indossano mascherine protettive per evitare mescolamenti di Dna. L’ambiente, aperto dagli esperti, risale a 300 anni fa."Il ritrovamento dei resti mortali della famiglia di Lisa Gherardini nella Cripta dei Martiri è fondamentale perché permette una comparazione fra il dna estratto negli scorsi mesi dai resti di Sant’Orsola", le spoglie, o presunte tali, di Monna Lisa (le si sta analizzando con il carbonio 14). A questo punto, se la corrispondenza fra madre e figlio dovesse essere confermata, "avremo scoperto automaticamente Lisa e suo figlio Piero, il figlio legittimo. Questo è il passaggio chiave per arrivare all’ultima fase della ricerca, quella più esaltante: la ricostruzione del viso della donna". La cripta dei Giocondo nel XVIII secolo fu acquistata da un’altra famiglia. Nel ’66, la cripta rimase alluvionata come il resto di Firenze. Intanto, gli esperti del  Comitato per la valorizzazione dei Beni culturali, impegnato da anni nella ricerca sulla Gioconda di Leonardo chiede di riportare, anche solo per brevi periodi in Italia, il celebre dipinto conservato al Louvre.