Gioia Tauro protesta contro la “nave dei veleni”
01 Luglio 2014
di redazione
La nave con le armi chimiche siriane da smaltire sta per arrivare nel porto di Gioia Tauro in Calabria, per il trasbordo dal cargo danese Ark Futura alla nave della marina militare americana Cape Ray, attesa anch’essa nel porto calabrese. Il ministro degli esteri Mogherini dovrebbe essere in giornata sulla nave Usa per un sopralluogo. Ma la popolazione locale protesta. Il sindaco di San Ferdinando ha fatto sapere che "la gente non ne può più e non è affatto vero che siamo rassegnati. Non abbiamo neppure certezza sul materiale trasportato dalla nave. C’è chi parla dei gas Iprite e Sarin, dagli effetti mortali, chi addirittura sostiene che il carico comprenda armi intere pronte per l’uso". "Ci fanno piovere tutto sulla testa solo perché apparteniamo a una regione povera, non ci hanno neanche comunicato il contenuto della lettera di accompagnamento del carico". La prefettura di Reggio ha insediato un centro di monitoraggio e controllo permanente per la operazione, con Enti locali, forze dell’ordine, ministero degli Affari Esteri e i tecnici dell’Ispra.