Giordania. Carovita, manifestazioni ad Amman e altre città
28 Gennaio 2011
di redazione
Migliaia di persone sono scese di nuovo in strada oggi dopo la preghiera islamica del venerdì ad Amman e altre città della Giordania, per protestare contro il carovita e chiedere le dimissioni del governo.
La manifestazione più vasta si è svolta ad Amman, e ha avuto origine della piazza della grande moschea al Hussein, con i manifestanti che scandivano slogan a favore delle rivolte in Tunisia e Egitto e contro il premier Samir Rifai, esortandolo alle dimissioni. Richieste di riforme politiche e economiche erano inoltre messe per iscritto sugli striscioni portati in corteo da attivisti islamici o della sinistra Le forze di sicurezza si sono tenute in allerta ma in disparte e non risulta che si siano veriticati incidenti.
Iniziative simili hanno avuto luogo anche nelle città di Maan, Irbid e Karak, così come venerdì scorso. Esponenti di rilievo del governo hanno avviato negli ultimi tempi una serie di colloqui con i leader dell’opposizione e delle associazioni professionali nel tentativo di indurli a non esacerbare il confronto con le autorità e le istituzioni. L’esecutivo ha inoltre di recente approvato un pacchetto da 225 milioni di dollari per tenere sotto controllo i prezzi dei generi di prima necessità e ha ridotto il prezzo dei carburanti.
Ciò nonostante, l’opposizione si è detta pronta a mantenere sotto pressione le autorità per ottenere le riforme, che ieri re Abdallah II ha chiesto ai deputati di accelerare, per rilanciare la fiducia del popolo nelle istituzioni. "Il parlamento gioca un ruolo chiave per correggere gli errori, accelerare le riforme politiche e socio-economiche globali, e rafforzare la fiducia del popolo nelle istituzioni pubbliche", ha detto il re in un comunicato, dopo un incontro avuto ieri con i parlamentari.