Giordano: la sinistra non deve subire l’agenda del Pd

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Giordano: la sinistra non deve subire l’agenda del Pd

21 Novembre 2007

“Finora è andata in un certo modo, adesso è indispensabile un cambio di passo. Una cosa è certa: non possiamo subire l’agenda del Partito Democratico”. Lo dice il segretario di Rifondazione Franco Giordano in un’intervista pubblicata sul nuovo numero del mensile Pocket.

“C’è una grande differenza rispetto al ’98: allora non avevamo condiviso un programma. Oggi il programma condiviso c’è: esistono le condizioni per rispettarlo o ricontrattarlo. Dopo la Finanziaria verrà avviato un confronto vero. La Sinistra Unita e Plurale deve arrivare al tavolo di trattativa -sottolinea Giordano- per inverare nuove priorità e gerarchie in un lasso di tempo definito, che stabiliremo confrontandoci”.

“Finora è andata in un certo modo – continua Giordano – adesso è indispensabile un cambio di passo: una cosa è certa: non possiamo subire l’agenda del Partito Democratico”

Giordano spiega: “Occorre affermare una maggiore capacita’ di alternativa in campo economico per produrre occupazione nuova e stabile, soprattutto al sud, puntando nel contempo sulla valorizzazione ambientale. L’esecutivo dovrebbe fare autocritica.
Forse hanno pesato troppo i condizionamenti dei poteri forti. Il sistema delle imprese ha ottenuto le risorse piu’ significative dal dopoguerra ad oggi, a partire dal cuneo fiscale. Nei prossimi mesi sara’ necessario cambiare passo: se si continua a seguire Confindustria, si finisce in un vicolo cieco. Va percorsa una strada di alternativa economica, con una discussione vera: non puo’ piu’ accadere che ci sentiamo insultare proprio da chi ha beneficiato dei provvedimenti varati dall’esecutivo”