Giornalista de Il Tempo aggredita per denuncia moschea abusiva
20 Maggio 2017
di Redazione
Francesca Musacchio giornalista de Il Tempo, oggi sul quotidiano romano ha denunciato di avere subito un’aggressione in una moschea nascosta in un garage della Capitale. ” ‘Andate via di qua, dovete andare via. Altrimenti faccio uscire tutti’. In pochi secondi siamo circondati da una decina di uomini, alcuni vestiti con la veste lunga come d’uso per i musulmani osservanti. La tensione e la paura nei box di via Alo’ Giovannoli, nel quartiere di Tor Pignattara a Roma, dove si trova una moschea non autorizzata e gestita da un gruppo di bengalesi, è salita in pochi secondi”. Sono stralci del racconto della stessa Musacchio che prosegue: “è venerdì di preghiera. Intorno all’ora di pranzo abbiamo deciso di andare a vedere cosa succede all’interno di alcuni garage sotterranei dove da anni si cela una moschea”.
“Siamo stati avvicinati e minacciati verbalmente dai numerosi presenti, intenzionati a non farci avvicinare alla struttura. Il luogo di culto, infatti, da anni è al centro di una complicatissima vicenda combattuta a suon di denunce da parte dei residenti per presunte violazioni della destinazione d’uso dei locali e fascicoli scomparsi dagli uffici competenti del Municipio V”, continua ancora la Musacchio.
“Con una scusa proviamo a fare qualche foto, ma la reazione è immediata: ‘Voi non avete diritto a stare qui’, urla un uomo, probabilmente il responsabile del luogo di culto che ci osservava da quando siamo arrivati. La nostra presenza in quel pezzo di città , alla periferia est, inflazionata dalla presenza di stranieri, moschee e alimentari gestiti da bengalesi, non è passata inosservata. Nel luglio 2014 i vigili misero i sigilli e sequestrarono la struttura perchè il manufatto sarebbe risultato abusivo nella parte adibita a luogo di culto. A distanza di anni la moschea di via Alò Giovannoli non smette di far discutere. I lavori di ristrutturazione sono andati avanti e il fascicolo con i documenti sull’abuso edilizio è scomparso dagli uffici del Municipio”.
E’ così che vanno le cose in Italia. E non è indispensabile impelagarsi nella retorica per affermare che la situazione, nonostante tanti sindaci si stiano gonfiando il petto sempre più nel segno della legalità , è drammatica e pericolosa. L’islam si sta radicalizzando sempre più nel nostro territorio, nel silenzio più assoluto. E con le moschee abusive. Ma è meglio marciare, per qualcuno.