Giovanardi (Idea): Paradossi e comicità involontarie sulle unioni civili
24 Febbraio 2016
di redazione
"Come diceva il grande Umberto Eco, una volta lo scemo del villaggio al massimo trovava due interlocutori nelle sue chiacchiere da bar. Oggi invece gli scemi del villaggio imperversano su tutti i social network", lo scrive il senatore di Idea Carlo Giovanardi.
"Lo scemo del villaggio collettivo si è particolarmente scatenato sugli emendamenti presentati al disegno di legge Cirinnà, nello specifico quelli che intendevano approfondire il significato delle Unioni civili riservate esclusivamente agli omosessuali, in quel testo parificati ovunque al marito e moglie dell’attuale Codice Civile," prosegue Giovanardi.
"I media oggi hanno finalmente scoperto che nel testo all’esame al Senato ci sono aspetti comici tipo la sanzione della nullità dell’Unione civile uomo/uomo o donna/donna se uno dei coniugi scopre che l’altro è omosessuale (art. 122 c. 1 codice civile) o se la donna è in uno "stato di gravidanza causato da persona diversa" dal marito (art. 122 c. 5 codice civile)".
"Il testo Cirinnà prevede inoltre lo scioglimento dell’unione per "mancata consumazione del rapporto". Cari scemi del villaggio, non pigliatevela con chi tenta di correggerle, ma direttamente con chi ha scritto queste scemenze", la conclusione del senatore.