Giovannini, lotta alla povertà passa dal Sia. Servono 8 miliardi
19 Settembre 2013
di redazione
Il gruppo di lavoro creato dal Ministro Giovannini sta lavorando per l’attuazione di nuovo strumento di sostegno al reddito non previsto dal nostro sistema di protezione sociale, il Sia, sostegno per l’inclusione attiva e cioè un salario minimo per le persone in difficoltà economica residenti stabilmente sul territorio nazionale da almeno due anni, pertanto aperto anche a cittadini non italiani. L’accesso a questo sussidio è condizionato a "una prova dei mezzi effettuata secondo criteri articolati e omogenei a livello nazionale", ha dichiarato il Ministro. I soggetti che dovranno definire le condizioni di accessibilità al Sia saranno i Comuni e i centri per l’impiego. L’operazione dovrebbe costare alla nazione circa 8 miliardi di euro e permetterebbe di raggiungere il 6% delle famiglie italiane in situazione di indigenza. Per quanto riguarda il reperimento delle risorse si pensa probabilmente al riordino delle pensioni di guerra indirette e delle agevolazioni fiscali, a un contributo di solidarietà da parte di chi percepisce pensioni elevate e all’aumento del prelievo statale sulle lotterie e i giochi a premio.