“Giù le mani dalla Famiglia”
19 Febbraio 2013
di redazione
"La manifestazione di ieri del PdL, che porta l’emblematico titolo ‘Giù le mani dalla famiglia’, costituisce la risposta chiara di un movimento politico i cui parlamentari nella prossima legislatura, ferma restando la libera coscienza dei singoli, difenderanno con le unghie e con i denti i principi fondamentali che possono ancora rendere coesa e vitale la nostra nazione".
Lo dice il Senatore Maurizio Sacconi, che commenta anche la sentenza della Corte di Strasburgo sulla adozione dei figli del partner: "Anche se con ogni probabilità la sentenza della Corte di Strasburgo non avrà effetti sull’Italia poiché opera soltanto per quegli ordinamenti che consentono l’adozione anche alle coppie non sposate, cosa che in Italia non è possibile, essa tuttavia segnala l’aggirarsi per l’Europa di uno spettro che relativizza gli stessi concetti di genitorialità e di famiglia. Essa indica ancora una volta i diritti non dal lato del minore ma da quello delle persone adulte e dei loro desideri".
Sulla sentenza della Corte interviene anche l’On. Eugenia Roccella: "Oggi due notizie provenienti dall’Europa fanno capire quanto sia importante, in questo momento, difendere il concetto di famiglia che era già dei nostri padri costituenti. La Corte di Strasburgo consente – contro l’opposizione del padre naturale – a una delle partner di una coppia omosessuale, di adottare il figlio dell’altra, mentre in Germania la Corte Costituzionalestabilisce un principio analogo per i figli già adottati da uno dei componenti della coppia gay".
"Queste sentenze", continua Roccella, "non avranno alcun riflesso sull’ordinamento italiano, ma indicano un percorso europeo verso la destrutturazione della famiglia e della genitorialità naturale. La legge tedesca, che Bersani ancora ieri affermava con forza di volere, porta prima o poi, come si vede, alla possibilità per le coppie omosessuali di adottare un figlio. Già oggi, del resto, attraverso alcune tecniche di fecondazione assistita (l’eterologa, la compravendita di ovociti e di seme, gli uteri in affitto) è possibile ottenere un figlio da un ‘bricolage’ procreativo che si basa sullo sfruttamento delle giovani donne povere".
"Noi del Pdl invece vogliamo difendere la famiglia formata da un uomo e da una donna, e assicurare ai bambini la certezza di avere un padre e una madre".