Giustizia. La Russa: “Processo breve ma solo per gli incensurati”
10 Novembre 2009
di redazione
Fini e Berlusconi troveranno un’intesa su una riforma della giustizia, dopo la bocciatura del lodo Alfano. Il ministro e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, ne è convinto e spiega le ragioni del suo ottimismo in un’intervista al Corriere della Sera. “Noi – chiarisce subito La Russa – non siamo indifferenti agli effetti creati dalla bocciatura del lodo Alfano. Vorremmo che i processi si svolgessero in tempi ragionevoli, come ci indica l’Europa, a prescindere dai termini di prescrizione che non vanno più toccati”.
“Un modo per circoscrivere gli effetti di questa riforma – aggiunge La Russa – è quello di limitare, almeno per ora, il processo breve a chi se lo merita: agli incensurati”. Il coordinatore del Pdl puntualizza che “oltre a mafia e terrorismo, dovremmo prevedere esclusioni non solo pensando all’entità della pena ma anche rispetto all’allarme sociale di certi reati. Penso, per esempio, agli incidenti nei cantieri”. Quel che “è certo che le esclusioni ci saranno”.
La Russa spiega infine di non essere contrario a una norma transitoria da applicare ai processi in corso, osservando che “non sarebbe un’eccezione. È normale che prevalga il principio favor rei”. La soluzione praticabile appare quindi quella del processo breve e non il taglio della prescrizione. “Quella dei tempi brevi – conclude il coordinatore pidiellino – è una norma di civiltà giuridica. Non è che non si può fare perché di mezzo c’è Berlusconi”.