Giustizia, Orlando prova a mediare: “Nessuna guerra tra politica e magistratura”

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Giustizia, Orlando prova a mediare: “Nessuna guerra tra politica e magistratura”

Giustizia, Orlando prova a mediare: “Nessuna guerra tra politica e magistratura”

26 Aprile 2016

Il ministro della Giustizia Orlando rende noto, attraverso le pagine di Repubblica, a cui ha rilasciato un’intervista, che la nuova legge sulla prescrizione arriverà “per l’estate”, mentre per le intercettazioni “saranno rafforzate quelle per i reati contro la pubblica amministrazione” e “non saranno limitate come strumento di indagine”. Coglie l’occasione per dire la sua a proposito di diverse questioni, e, per smentire una nuova guerra tra giudici e politica, “anche perché pregiudicherebbe i passi avanti che abbiamo compiuto finora”.

A proposito di Piercamillo Davigo dice “è un magistrato capace che spero sappia guidare l’Anm in una fase non semplice di cambiamento della magistratura. Un’intervista non fa una guerra  e sappiamo che parlare male dei politici in un momento di crisi democratica è una tentazione facile in tutt’Europa”. “Noi vogliamo parlare di come rendere la giustizia più efficiente, la guerra non la vogliamo e faremo di tutto per evitarla ricercando il confronto”, assicura Orlando.

Nel corso dell’intervista più volte prova ad evidenziare i passi in avanti nella giustizia civile e pone l’accento sull’approvazione ricevuta dall’Onu sulla legge anticorruzione.

Dal suo punto di vista, inoltre, “si può essere tutti d’accordo su tre cose messe in fila. Che vanno cercati più mezzi come stiamo facendo, che vanno introdotti nuovi meccanismi processuali per rendere più rapido il processo e modificare il meccanismo della prescrizione, e che tra i diversi uffici ci sono performance diverse, a parità di leggi e risorse. Indicare cosa non funziona nei diversi uffici non significa negare gli altri tipi di intervento. Sennò non ci sarebbero percentuali così diverse sulla prescrizione, con uffici che ne hanno una prossima allo zero e realtà dove i numeri sono molto più alti”.

Grasso, invece, intervistato da RaiNews24, giudica in questo modo le polemiche sollevate da Davigo: “E’ una dialettica utile, perché pone i riflettori sul tema della giustizia e su temi importanti come la corruttela, la prescrizione, l’accelerazione dei tempi della giustizia. Io stesso sollecito le forze politiche ad andare avanti sui disegni di legge sulla giustizia fermi in Parlamento”.