Giustizia, Pizzolante (Ncd): “Su custodia cautelare intervenga Napolitano”

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Giustizia, Pizzolante (Ncd): “Su custodia cautelare intervenga Napolitano”

30 Luglio 2014

"Le continue richieste di carcerazione preventiva nei confronti dei parlamentari, con l’avallo acritico del Parlamento, hanno indebolito la funzione stessa della rappresentanza politica e si è creato uno squilibrio drammatico nel rapporto tra i poteri dello Stato. Se l’uso eccessivo della custodia cautelare è una aberrazione per tutti i cittadini, l’abuso della stessa per i parlamentari altera la democrazia". È quanto scrive Sergio Pizzolante, vice presidente dei deputati del Nuovo Centrodestra in un suo intervento pubblicato oggi sul quotidiano Il Garantista.

Pizzolante evidenzia che "spesso, le richieste di autorizzazione all’arresto si riferiscono a presunte condotte illecite risalenti nel tempo e prive di ogni attualità" e che "la motivazione, più o meno esplicita, è che avendo il parlamentare capacità di influenza e relazioni può reiterare il reato". Con la richiesta di arresto preventivo la magistratura "annulla ogni sua capacità di relazioni e influenza, che potrebbero portarlo a reiterare un presunto reato passato mai dimostrato. Siamo al paradosso: la funzione stessa del parlamentare come motivazione dell’esigenza di restrizione della libertà".

"La riforma della giustizia", continua Pizzolante, "è quindi vitale per la democrazia e bisogna, urgentemente, cambiare l’istituto della custodia cautelare puntando sulla effettività e non sulla presunzione della reiterazione del reato".

"A questo punto", conclude, "diventa necessario e urgente un intervento politico ed etico da parte del Capo dello Stato, l’unica istituzione democratica politicamente autorevole e consapevole che è rimasta. Solo il Presidente può esortare, finalmente, il Parlamento e il Governo a uscire dall’immobilismo e affrontare con serietà una riforma della giustizia per raggiungere importanti traguardi nel cammino verso la civiltà giuridica e l’equilibrio democratico".