Giustizia. Vietti: “Servono forme innovative di contatto nelle Procure”
28 Ottobre 2010
di redazione
Nell’organizzazione delle Procure, "appare imprescindibile realizzare forme innovative di contatto con l’utenza, affinché, nel pieno rispetto delle normative processuali vigenti si realizzi un interscambio informativo tra chi chiede giustizia e chi è chiamato a renderla". Lo ha detto il vicepresidente del Csm Michele Vietti, nel convegno "Organizzare la Giustizia" a Bari.
Vietti ha sottolineato che "il Consiglio Superiore, secondo un modello del tutto inedito rispetto alla propria precedente produzione normativa, ha indicato ai Procuratori della Repubblica obiettivi da raggiungere, lasciando loro piena autonomia di azione per conseguirli. In altri termini – ha spiegato – ai Procuratori è stata data ampia facoltà di azione per assicurare l’efficacia e l’efficienza dell’azione degli uffici da loro diretti, secondo una visione moderna dell’organizzazione, che mira a responsabilizzare i dirigenti, riconoscendo loro ampio spazio per le scelte gestionali ma, al contempo, chiamandoli a rispondere dei risultati raggiunti".
La prospettiva, ha aggiunto, è quella di assicurare una funzione, quella giudiziaria, che sia intesa come "erogazione di un servizio essenziale per la collettività, vale a dire la composizione dei conflitti ed il ripristino della regola violata".