Gli altri liquidano, la sinistra promuove

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Gli altri liquidano, la sinistra promuove

09 Luglio 2007

Essere trasferiti dal vertice di un apparato militare dello Stato alla Corte dei Conti equivale a un “siluramento” o a una dignitosa uscita di scena? Appena qualche giorno fa ce lo chiedevamo prendendo spunto dal caso Visco-Speciale.

E tornando con la memoria alle carriere di due ex direttori del Sismi, il generale Sergio Siracusa e l’ammiraglio Gianfranco Battelli, entrambi finiti sott’accusa in Parlamento per la gestione del dossier Mitrokhin. Ma per la sinistra l’interrogativo sembra non avere risposte univoche, quanto piuttosto soluzioni a corrente alternata. Vediamo perché.

La maggioranza di lotta e di governo, messa di recente alle strette per la decapitazione della Guardia di Finanza, ha provato a obiettare che in fondo la poltrona di lusso a via Baiamonti offerta al generale rimosso era un segno di magnanimità, in quanto a Roberto Speciale sarebbe stato consentito di continuare a mettere la sua esperienza al servizio delle istituzioni. Nessuno naturalmente ci ha creduto, tantomeno il diretto interessato che ha rifiutato l’offerta e querelato Prodi e Padoa-Schioppa per le parole che hanno accompagnato il suo licenziamento in tronco.

Oggi, gettandosi a pesce nel presunto “caso Sismi”, l’Unità dedica un lungo corsivo all’ammiraglio Battelli, sostituito nel 2001 da Nicolò Pollari al vertice del Servizio segreto militare nell’ambito di un naturale e fisiologico turn over. “Battelli, l’anti-generale liquidato dalla destra”, titola il quotidiano. Non dice, il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che l’ammiraglio fu destinato dal governo Berlusconi alla Corte dei Conti. Ovvero allo stesso posto che il governo Prodi aveva pensato per Roberto Speciale, con la differenza che la traumatica destituzione di quest’ultimo ben poco ha a che vedere con il passaggio istituzionale che ha portato il generale Pollari a capo del Sismi.

Dunque, fatte salve le dovute distinzioni su tempi, modi e motivazioni degli avvicendamenti, sarebbe il caso che la sinistra si chiarisse le idee. Di Gianfranco Battelli l’Unità scrive che fu “liquidato”. Liquidato lui, liquidato pure Speciale. E chi sostiene il contrario vada a spiegarlo a Padellaro.