Gli americani capiranno molto presto che il welfare europeo è un fallimento
22 Giugno 2009
Gli americani che si definiscono progressisti vedono nel modello del Welfare europeo il futuro degli Stati Uniti. Intanto, dall’altra parte dell’Atlantico, gli elettori rinunciano in massa al movimento politico che ha prodotto lo “stato-chioccia”. Mmmm…
Di recente, la formula politica vincente in Europa è semplice: promettere di alleggerire gli oneri pesanti di tasse e regolamentazioni, e rivitalizzare le economie stagnanti. E’ opinione comune che il modello del welfare si sia rotto. Nicolas Sarkozy in Francia e Silvio Berlusconi in Italia hanno seguito questa strada da quando sono andati al potere. In Germania, il Paese con l’economia più forte, la Cancelliera Angela Merkel sembra pronta a sconfiggere una sinistra sempre più divisa in vista delle elezioni di settembre.
In ogni parte del Vecchio Continente, la sinistra è in uno stato confusionale. In Francia il Partito Socialista, la cui ultima vittoria in un’elezione presidenziale risale agli anni Ottanta, si è rifiutato di spostarsi al centro – e scende sempre di più nei sondaggi. I partiti di sinistra in Italia si sono compromessi durante una breve esperienza di due anni al governo, dopodiché Berlusconi li ha spazzati via nell’aprile dello scorso anno. Per quanto riguarda i partiti di centro-sinistra al governo in Gran Bretagna ed in Spagna, che hanno ereditato economie rivitalizzate da politici coraggiosi che avevano messo in atto le idee del libero mercato, anche loro sono nei guai.
Nonostante la recessione sia largamente imputata ad un capitalismo senza regole, i socialisti non riescono ad ottenerne alcun vantaggio. Considerate i risultati delle elezioni al Parlamento europeo di qualche settimana fa. I partiti di centro-destra hanno guadagnato consenso in Germania, Francia, Italia, Belgio, Gran Bretagna, Olanda, Portogallo, Spagna, e nella maggior parte dell’Europa orientale. Le sole eccezioni sono la Svezia, la Danimarca e la Grecia.
Sarebbe pericoloso generalizzare su 27 paesi che sono molto diversi fra loro. Il Partito Laburista di Gordon Brown, al potere dal 1997 e costruito sull’eredità del thatcherismo, attualmente è incolpato di tutti i problemi economici della Gran Bretagna. I nuovi conservatori “kinder and gentler” che hanno sostituito la Signora Thatcher hanno un confortevole vantaggio in attesa delle elezioni che si terranno fra circa un anno. Sarkozy e la Merkel, benché siano in carica, potrebbero dare la colpa della crisi al “capitalismo anglo-americano” per guadagnare terreno nelle loro elezioni parlamentari. L’estrema destra, con i suoi spauracchi – la globalizzazione e l’immigrazione – attira elettori che di norma preferivano i toccasana della sinistra.
Questo cambiamento politico non segnala il ritorno della Signora Thatcher, ahimè. Durante le sue visite a Palazzo Chigi, Berlusconi non ha mai trovato il coraggio di insistere per cambiamenti reali. La Merkel, che ha dovuto unirsi in una “grande coalizione” col partito social-democratico dopo un’elezione inconcludente nel 2005, ha abbandonato i suoi progetti di flat tax ed altre misure per favorire i mercati. In questo clima, non li ha rianimati. Due anni fa, Sarkozy ha promesso una “rupture” con il passato statalista della Francia ed ha vinto facilmente. La maggior parte del suo programma è passato ma lui si è dimostrato anche un camaleonte che sembra più dirigista di Colbert (Jean-Baptiste, non Stephen).
Eccetto che per la Gran Bretagna e alcuni quartieri di Vienna, il conservatorismo in Europa ha poche cose in comune con lo stile del liberalismo di un von Hayek. Una destra paternalistica, assieme ai socialisti, ha approvato codici del lavoro restrittivi creando sistemi pensionistici e sanitari controllati dallo stato. Il Welfare State ha aiutato gli interessi particolari nella difesa dello status quo. Prima che l’Amministrazione Obama ricostruisca l’economia degli Stati Uniti sull’esempio europeo, gli americani dovrebbero sapere che questo modello frena il dinamismo economico ed è quasi impossibile ripararlo.
Da decenni, gli europei sono stati frustrati da una scarsa crescita, da una disoccupazione cronica e dalla riduzione della competizione economica. Le risposte a questi mali di solito vengono da destra, e i politici di successo del centro-sinistra hanno optato per riforme di mercato (pensate a Tony Blair). Questa settimana, sulle pagine dell’Huffington Post, Robert Kuttner ha lamentato il crollo della sinistra nell’Europa: “Gli americani progressisti guardavano con invidia all’Europa, con i suoi sindacati più forti e le protezioni sociali più soddisfacenti. Che resistono ancora, ma si stanno disintegrando sotto l’assalto”. Ecco l’effetto che avrà il fallimento.
Tratto da The Wall Street Journal
Traduzione di Ashleigh Rose