Gli italiani lo sanno: due Cassano sono troppi, almeno uno deve sparire
05 Settembre 2010
“Gli italiani lo sanno, esistono due Cassano”. Ha ragione lui, il problema è che quello ammirato venerdì sera contro l’Estonia piace a tutti, mentre l’altro – grassottello e butterato – ci ha sfiancato con lo spot di Sky. Da queste colonne lanciamo un appello: teniamoci un Cassano solo!
Stiamo parlando della pubblicità in cui 10 giocatori che rappresentano la serie A, ovvero Cambiasso, Sculli, Legrottaglie, Miccoli, Pato, Vucinic, Pellissier, Gillet, Frey (più ovviamente lo Stesso Fantantonio) si sdoppiano, presentando al pubblico la loro versione B, divertente quanto posticcia e arruffona.
Malgrado i testimonial siano una decina è il talento di Bari vecchia ad essere il vero protagonista e nella reclame si allena con stile e classe mentre la versione Frankenstein non riesce nemmeno a sfilare tra i paletti e le bandierine degli esercizi. In un’altra situazione il Cassano bello è circondato da fan, invece il brutto firma un autografo ad un bambino che lo vuole rivendere per averne uno dell’originale. Come detto, si tratta di una pubblicità godibile e leggera ma secondo noi è necessario centrare l’attenzione su alcuni punti che molto stanno incidendo sulla tranquillità mentale degli italiani.
Prima di tutto rendiamo merito a truccatori, costumisti e sceneggiatori che sono riusciti a trasformare (in alcuni casi c’è stato bisogno di davvero poco lavoro) i semi-adoni in atleti di fantozziana memoria; goffi, lenti, pelosi, ingrassati e, perfino, pelati. La domanda da porsi è se questi faccioni debbano tenerci compagnia proprio in ogni attimo della giornata.
La campagna pubblicitaria è stata lanciata in grande stile su ogni media, terrestre e non. E’ possibile vederla sui giornali, in tv, nei cartelloni a bordo strada, in radio e sul web. Nella giornata tipo di una persona viene ascoltata, vista o letta almeno 50 volte sotto varie forme. Una sorta di lenta e lunga litania che ha come sottofondo, dulcis in fundo, la canzone di Pupo “La storia di noi due”, cosa volere di più da una pubblicità?
Ma non è tutto perché i forzati del pc (quella categoria di lavoratori costretti a stazionare per più ore consecutive davanti al monitor) non possono nemmeno girare lo sguardo altrove. Su diversi siti internet il mostro a due teste con i visi paffuti di Cassano&co sbuca all’improvviso, ad un volume molto alto e riempiendo lo schermo. Dopo un attimo di smarrimento partono, inevitabili, improperi e insulti assortiti verso l’invasione mentre si cerca affannosamente di trovare un modo per limitare i danni.
E allora, se questa è la tattica adottata dal network per promuovere il suo prodotto, all’utente non resta che sperare che almeno uno dei due Cassano sparisca dalla circolazione. Come? Magari come ha fatto la Rai, che ha mandato in onda una pubblicità nel momento in cui Fantantonio segnava la rete del pareggio contro l’Estonia.
Che si tratti di un errore involontario (seppur grave) è chiaro, ma un piccolo sorriso di rivalsa sarà sicuramente apparso sulle facce di molti telespettatori. Io per primo ho pensato “finalmente ce ne hanno tolto di mezzo uno”, peccato fosse il Cassano sbagliato.