Gli Uffizi tornano a splendere a Santo Stefano di Sessanio

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Gli Uffizi tornano a splendere a Santo Stefano di Sessanio

05 Luglio 2012

Una nuova “condivisione di affetti” fra gli Uffizi di Firenze ed il pittoresco borgo medioevale di Santo Stefano di Sessanio, incastonato fra la roccia ed il verde dei monti abruzzesi, all’insegna dell’arte, della bellezza, delle nuance della natura, per rinnovare sotto il sole estivo, lo spirito di solidarietà nei confronti di un territorio ferito e la volontà di un costruttivo gemellaggio.

Si perché l’industria culturale ed il patrimonio artistico sono ottimi strumenti di valorizzazione e di richiamo turistico, come già ampiamente dimostrato dall’iniziativa espositiva della scorsa estate. “Paesi, pastori e viandanti. Marmi antichi e visioni dipinte degli Uffizi a Santo Stefano di Sessanio”, questa la mostra che fra i mesi di luglio e settembre animerà le botteghe dell’artigianato, la sala consiliare, il carcere ed altri suggestivi locali situati nel centro storico del borgo, risvegliando la curiosità dei visitatori con la messa in scena di pezzi inediti di artisti noti e di creazioni di maestri di minor fama.

Gettar luce e colore sull’antropologia, sull’integrità paesaggistica e sullo splendore naturalistico che rende incantevoli opere e location, questo il vero stimolo ad incentivare la visita. Senza trascurare il dettaglio che Santo Stefano di Sessanio si distingue da un decennio per un progetto inedito di tutela del territorio e del suo inestimabile patrimonio storico. Realizzato grazie ad un’attiva sinergia fra Regione, Comune, Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, imprenditori privati e cittadini del borgo, ha segnalato un primo successo con “Condivisione di Affetti”, esposizione che nel 2011 ha portato 14.000 visitatori italiani e stranieri in loco, incentivando, a più di due anni dal sisma, la ripresa, per l’intero periodo estivo, delle attività economiche del borgo e conferendo la speranza che il percorso intrapreso  per il rilancio del territorio fosse realmente quella giusto.

“Ci auguriamo che la nostra esperienza possa divenire un modello di sviluppo per tanti borghi colpiti dal sisma – ha commentato il sindaco Antonio D’Aloisio – e rappresentare un motore di un rinnovato sviluppo sociale ed economico.” Ventinove le opere esposte, provenienti dal prestigioso patrimonio museale fiorentino, a impreziosire i locali del borgo.

“Una rassegna inedita – ha spiegato il Direttore della Galleria degli Uffizi  Antonio Natali – composta di opere che, essendo conservate nelle stanze della riserva degli Uffizi o in luoghi fuori dell’ordinaria frequentazione, sono poco conosciute o addirittura ignote”. La mostra sceglie la formula itinerante, occasione propizia per visitare il borgo, scorgendo le magnifiche testimonianze architettoniche lasciate in eredità dall’illustre famiglia fiorentina (fra le quali lo stemma mediceo che aleggia sulla  maestosa porta d’ingresso) ed al contempo apprezzare la bellezza delle opere degli Uffizi. Ognuno dei tre luoghi espositivi aprirà il sipario su scenari unici, a ritrarre i diversi aspetti  della realtà rurale; Firenze, il paesaggio ed i mestieri della vita in montagna e fra i campi. I paesaggi italiani, immortalati da spennellate di colore nelle loro infinite e poetiche sfaccettature da artisti seicenteschi, per lo più olandesi, fiamminghi, francesi e tedeschi. Fra gli italiani, spicca l’opera di mecenatismo svolta da Cosimo de’ Medici. Ad arricchire l’esposizione, preziosi marmi romani ad illustrare anche i sentimenti degli antichi nei confronti delle medesime tematiche ritratte nei dipinti.