Gli Usa vicini a Valentino Un pezzo d’Italia se ne va
15 Maggio 2007
di redazione
E’ il simbolo del made in Italy nel mondo. Sinonimo di eleganza e stile. E potrebbe passare in mani americane. Già, perché proprio in queste ore, è alle battute finali la trattativa di Carlyle per l’acquisizione delle quote di Canova (19,7%) e International Capital Growth (29,9%) di Valentino Fashion Group.
Dopo Fendi (rilevata dai francesi di Lvmh) e Gucci (acquistata da Ppr), anche un altro pezzo d’Italia potrebbe andarsene. Il momento per le griffe è delicato, anche se chi continua a parlare di “italianità” non sembra essersene accorto. Voleva difendere Telecom e Alitalia, Prodi. E non si cura del fatto che un simbolo dell’Italia – che è anche un concentrato di marchi, che ha al suo interno Hugo Boss, Marlboro Classics, M. Missoni e altri – stia volando oltreoceano. In termini tecnici, l’offerta sarebbe di 34 euro per azione. Oggi in Borsa le azioni sono ancora sospese in attesa di un comunicato. In mattinata sono state annunciate le dimissioni da consigliere di Roger Abravanel che, sempre secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe voluto prendere le distanze dalle trattative. I contrasti sarebbero nati poiché le trattative in corso con i fondi non sarebbero passate prima dal Consiglio di amministrazione.