Google. Attacco dalla Cina: indagato consulente di Stato
23 Febbraio 2010
di redazione
L’attacco informatico di gennaio a Google e altre 33 aziende sarebbe opera di un gruppo di hacker asiatici già coinvolti in altre operazioni informatiche sospette. Lo scrive il Wall Street Journal. L’analisi avrebbe rivelato tecniche di infiltrazione riconducibili a un gruppo composto forse da cinesi. Non è chiaro, sottolinea il Wsj, se i pirati abbiano un collegamento con il governo cinese, che ha negato qualsiasi coinvolgimento.
Gli investigatori della National Security Agency, che lavorano sull’attacco contro Google ed una dozzina di società americane, hanno rivelato al New York Times di essere sulle tracce degli hacker, che hanno agito da due istituti professionali cinesi. I cyber attacchi sono passati attraverso server taiwanesi, ma provenivano dall’Università di Shanghai Jiaotong e dalla scuola Lanxiang Vocational School. Gli indizi sono sicuri e certi e delineano una pista seria.
Nel mirino degli agenti di sicurezza USA vi è un freelance cinese di 30 anni, che svolge attività di consulenza per lo Stato, creatore de software utilizzato dagli hacker. A inchiodarlo sono stati dei codici ‘spyware’ ritrovati su un forum di pirati informatici, su cui l’autore scriveva e offriva consigli.