Google digitalizza un milione di libri e la cultura italiana naviga nel mondo

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Google digitalizza un milione di libri e la cultura italiana naviga nel mondo

14 Marzo 2010

All’ambasciata francese hanno accolto con un singulto la notizia che l’accordo tra Google e il Ministero per i beni culturali italiano è stato firmato: il colosso del web digitalizzerà un milione di volumi liberi da diritto d’autore conservati nelle biblioteche nazionali centrali di Firenze e Roma, incrinando così il fronte europeo, guidato dal Ministro della Cultura transalpino Frédéric Mitterand, che guarda con diffidenza alla possibilità di affidare a privati la diffusione on line del patrimonio librario pubblico. Una decisione che non a caso ha guadagnato la prima pagina di Le Monde, di solito poco attento ai fatti culturali della penisola.

Un ricordo personale evocato dal numero 3 di Google, Nikesh Arora, nel corso della conferenza stampa con cui assieme al Ministro Sandro Bondi e al Direttore Generale Mario Resca ha annunciato l’accordo con il ministero, rende la portata dell’intesa. “Quando ero un giovane studente in India – ha raccontato Arora – per prepararmi a un esame dovevo aspettare tre mesi, il tempo necessario affinché uno dei miei colleghi restituisse una delle due copie del libro di testo alla biblioteca universitaria. Davanti a me avevo due strade: o presentarmi ogni giorno alle 9 del mattino al banco dei prestiti nella speranza che il manuale fosse fortuitamente disponibile, o andare a studiare in Gran Bretagna”.

Con questo accordo, il primo siglato da Google con un governo nazionale, nel giro di due anni molti testi editi prima del 1868, spesso introvabili nei normali circuiti librari, potranno essere consultati e scaricati gratuitamente su internet. E questo senza alcun diritto di esclusiva, né tantomeno costi per l’amministrazione, né infine rischi per la conservazione dei volumi, che verranno scansionati in Italia da un apposito team costituito per l’occasione. Un patrimonio culturale inestimabile sarà a disposizione degli 88 istituti di cultura italiani nel mondo, le cui biblioteche sono spesso lacunose, e delle scuole del Dante Alighieri. Studiosi e appassionati potranno accedere a un sapere organizzato, che si spera possa presto comprendere molti altri testi, grazie a intese con gli editori – non sempre facili, a dire il vero. Tanti lettori curiosi potranno trovare libri di cui si era persa memoria, restituiti al pubblico dal web che si rivela così essere l’esatto contrario di un Grande Fratello concepito per imbrigliare e condizionare le coscienze, quanto piuttosto un terreno di libertà.

Il Direttore Resca, con piglio manageriale, ha chiuso l’accordo con Google in soli nove mesi, vincendo numerose resistenze interne e esterne. L’entusiasmo per questo successo lo ha portato a essere smentito in diretta da Arora, che ha di molto ridimensionato la cifra di cento milioni di euro sparata dal manager prestato ai beni culturali come valutazione del costo dell’intera operazione. Ma è una guasconata che perdoniamo a Super Mario in un momento di comprensibile euforia per il suo vero, primo importante risultato.