Governo: An spinge per avere welfare

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Governo: An spinge per avere welfare

05 Maggio 2008

Per Silvio Berlusconi sono ore di limatura
sulla formazione dell’Esecutivo che entro il 10 maggio, secondo
il timing annunciato dallo stesso leader del Pdl, dovrà giurare.

Oggi riprenderanno gli incontri: potrebbe esserci una riunione di
Fi (forse in serata), mentre nel pomeriggio ne è prevista una dei
colonnelli di An. Entro domani al massimo, poi, potrebbe esserci
un nuovo vertice di maggioranza per chiudere la partita.
“Berlusconi – hanno spiegato dall’entourage di Fi – ha ormai il
quadro piuttosto chiaro”. Ma ci sono dei tasselli che ancora
stentano ad andare al loro posto. In particolare quello del
Welfare, legato alla più generale questione dei rapporti di forza
tra azzurri e An all’interno del nascente esecutivo.

A rilanciare prepotentemente la questione, ieri, è stato il
sindaco di Roma Gianni Alemanno che è tornato a rivendicare per
il suo partito quella poltrona su cui lui stesso si sarebbe
seduto se non fosse stato eletto sindaco. “Non siamo disposti a
rinunciare al ministero del Welfare. Abbiamo bisogno di un
governo equilibrato con una presenza di uomini di An” ha detto
intervenendo a Domenica In. Ma Alemanno ha avanzato anche un
nome, quello di Alfredo Mantovano. Parole che hanno scatenato, a
quanto si apprende, malumori sia dentro il suo partito che dentro
Fi. Tanto che è stato costretto subito dopo a fare retromarcia
con una nota. “Non ho avanzato alcuna candidatura al Welfare. Non
sta a me – ha precisato – entrare nel toto-ministri. E’ compito
del presidente Berlusconi definire la squadra di governo da
presentare al Capo dello Stato. Per quanto riguarda il Welfare,
la candidatura espressa da Alleanza Nazionale è quella del
portavoce Andrea Ronchi”. D’altra parte il nome ‘papabile’
portato avanti da An finora è sempre stato quello dell’attuale
portavoce. Lo stesso Alemanno ha poi fatto il nome di Giorgia
Meloni come possibile responsabile delle Politiche giovanili.

An, dunque, continua a rivendicare un terzo ministero con
portafoglio oltre alla Difesa e alle Infrastrutture dove
siederanno La Russa e Matteoli. Oggi i colonnelli si riuniranno
nel pomeriggio per fare il punto della situazione. Lo stato della
trattativa, andata in stand by durante il ponte del Primo maggio,
non sembra favorevole alle aspettative di Alleanza nazionale. Che
continua sì a reclamare un terzo ministero di spesa, ma che alla
fine potrebbe ottenere invece un secondo ministero senza
portafoglio con un ‘riequilibrio’ nei vice ministri che
verrebbero aumentati.

Ma anche dentro Forza Italia ci sono nodi da sciogliere. In
primis quello relativo al ministero della Giustizia. La partita
sembra ancora a tre e i nomi in pista restano quelli di Marcello
Pera, Elio Vito e Angelino Alfano.