Governo e PD preferiscono l’Islam radicale a quello moderato
03 Novembre 2007
“L’Ucoii fa ormai parte ormai
integrante del Partito Democratico e del governo italiano”. E’ questa la
denuncia lanciata in questi giorni da alcuni musulmani moderati italiani in un
blog apparso su Internet. “Come mai il ministro per le Pari Opportunità,
Barbara Pollastrini, ha convocato in gran segreto lo scorso 18 ottobre a Roma
il presidente dell’Unione Comunità islamiche (Ucoii), Nour Dachan, per firmare
una convenzione sulle violenze alle donne escludendo i moderati della Coreis? –
si chiedono – Come mai il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha congelato da
circa un anno la consulta islamica istituita dal suo predecessore, Beppe
Pisanu, dove i musulmani moderati sono la maggioranza? Come mai invece la Consulta
per il pluralismo religioso, istituita dal ministro per le Politiche
Giovanili, Giovanna Melandri, dove ci sono solo musulmani vicini all’Ucoii è
molto attiva? Tutto questo c’entra forse con la nascita del Partito
Democratico?”.
Una risposta ufficiale non è
possibile ottenerla ma certamente non è casuale che Osama al-Saghir, ex
presidente dei giovani musulmani d’Italia, associazione vicina all’Ucoii, sia
stato eletto proprio nel comitato nazionale del Partito Democratico. Dopo aver
lasciato il posto di comando dell’associazione giovanile al figlio del vice
presidente Ucoii, Aboulkheir Breigheche, Osama è entrato a far parte della
Consulta giovanile istituita dal ministro Melandri e sbocco naturale di questa
operazione è stato il suo ingresso nel Pd di Walter Veltroni. Sembra quasi che
questo organismo ministeriale sia nato in vista delle primarie del Pd se si
considera che altri due suoi membri, Tobia Zevi, ex presidente dei giovani
della Comunità ebraica di Roma; e Ilaria Valenzi, leader dei giovani valdesi,
sono stati candidati a Roma sempre nella lista ‘Melandri-Veltroni’.
Nonostante abbia vissuto per
molti anni nella capitale, figurando tra gli attivisti principali della moschea
tunisina di Centocelle, Osama si è trasferito da qualche anno a Milano per
studiare Scienze Politiche ed è nel capoluogo lombardo che è stato candidato
capolista della lista ‘Con Veltroni Ambiente Innovazione Lavoro Sinistra’ nella
zona numero sette. Il fatto che insieme a Fatima Habib Eddine, della moschea
della Pace di Corso Giulio Cesare a Torino, anche lei vicina all’Ucoii, faccia
parte di questo organismo del ministero per le Politiche giovanili dimostra
come in realtà siano questi i musulmani preferiti dall’attuale governo. Non a
caso il professor Francesco Spano, coordinatore della Consulta giovanile per il
pluralismo religioso e culturale, su invito dei due esponenti dei giovani musulmani
d’Italia, è poi andato a visitare lo scorso maggio alcune dei principali centri
islamici dell’Ucoii e la scuola araba milanese di via Ventura, sorta sulle
ceneri della scuola islamica di via Quaranta. Addirittura qualche mese prima,
lo scorso gennaio, sempre Spano ha presenziato alla preghiera del venerdì nella
moschea romana di Centocelle tenendo anche un discorso ai fedeli.