
Governo in salita: Berlusconi “riallaccia” con Putin e Salvini pensa alla Fornero

18 Ottobre 2022
Berlusconi “riallaccia” con Putin. Il presidente della Camera Fontana critica le sanzioni alla Russia.
Matteo Salvini mercoledì riunisce gli esperti di economia della Lega per parlare di prepensionamenti e flat tax.
Tutto si può dire eccetto che Silvio e Matteo stiano rendendo la vita facile a Giorgia Meloni.
Le parole di Berlusconi su Putin, la vodka e il lambrusco sono le più preoccupanti.
Smentite nel pomeriggio. Con il vicepremier in pectore Tajani che prova a riconiugarle al passato, ma l’audio che circola sul Cav. è al presente.
Poi la nota uscita in serata da Forza Italia, “non ci sono ambiguità” sulla collocazione geopolitica dell’Italia.
Sarà, ma non è così che si rinsalda la linea euroatlantica impressa da Giorgia Meloni sulla scia del Governo Draghi.
La nota positiva in politica estera è la vicinanza all’Italia espressa dal presidente Duda. La Polonia è uno dei bastioni antirussi in Europa.
Intanto Matteo Salvini si prepara a discutere con i suoi esperti di superamento della Fornero, Flat Tax e caro bollette.
Delle tre questioni, quella cogente, lo sappiamo tutti, è il caro energia. Per salvare le imprese e sostenere le famiglie.
Perché se le imprese non si salvano, l’Italia affonda.
Su questo bisognerebbe concentrarsi adesso, non sulle promesse elettorali. Che costano. Tanto. Con uno scenario economico sfavorevole.
La crescita del Pil che frena, i tesoretti che languono, le decontribuzioni da rifinanziare, le pensioni da rivalutare, i contratti pubblici da rinnovare…
Un mucchio di quattrini da trovare.
“Ci saranno tempi e modi per flat tax, prepensionamenti, poi potremmo discutere se hanno funzionato o funzionano”, dice il presidente di Confindustria Bonomi.
Bonomi viene applaudito dagli imprenditori calabresi. “Oggi le risorse dell’extra gettito fiscale vanno messe a difesa dell’industria”.
Si tratta di una “questione di sicurezza nazionale”.
Sulle pensioni ci sono molte ipotesi sul tavolo. Perché la legge Fornero non è stata cancellata, è stata sospesa. Rientrerà in vigore a gennaio.
La “opzione uomo” è una proposta dai contorni non ancora ben definiti.
Immaginare delle uscite anticipate è possibile, ma questo, nella fase congiunturale sfavorevole che stiamo attraversando, non può ricadere come costi su lavoratori e contribuenti. Almeno non adesso.
La verità è che anche il prossimo Governo si troverà di fronte ad una scelta.
In un Paese dove aumenta il numero degli anziani e crolla il numero delle nascite, davvero si vuol prepensionare chi ancora può lavorare, produrre ricchezza e fare Pil?
Davvero si vuol scaricare sui giovani, che probabilmente la pensione faticheranno ad averla, il costo di questi provvedimenti?
In attesa di capire meglio cosa ha in mente la Lega, e mentre si scatena un putiferio politico sulle dichiarazioni di Berlusconi, la formazione del Governo sembra tutta in salita.
Meloni intanto va avanti: punta a chiudere subito, forse anche sabato il giuramento del nuovo esecutivo.