Governo. Per Civiltà cattolica elezioni dopo la finanziaria
31 Ottobre 2007
di redazione
Nell’editoriale del numero in uscita della Civiltà Cattolica si parla di antipolitica, elezioni e Pd. Se elezioni devono essere, che almeno siano dopo la finanziaria. E il Pd, anche a costo di una “sconfitta”, si presenti senza allearsi con partiti dell’estrema sinistra
La rivista romana dei gesuiti, le cui bozze sono riviste dalla segreteria di Stato vaticana, ritiene che anche l’antipolitica sia “espressione non di un rifiuto, ma di una richiesta di politica efficiente e piu’ trasparente”.
“Intanto – si legge a conclusione dell’editoriale – pare che si avvicinino le elezioni politiche e, per il bene del Paese, l’auspicio è che, se ciò deve avvenire, avvenga almeno dopo l’approvazione della finanziaria”.
Inoltre, per “salvare il bipolarismo e l’indicazione del premier sulla scheda elettorale”, “secondo alcuni osservatori sarebbe auspicabile che alle future elezioni il Partito Democratico, rischiando anche una sconfitta, si presenti senza allearsi con partiti che magari aiutano a vincere le elezioni, ma che non permettono di governare, come quelli dell’estrema sinistra”. “Questi ultimi infatti, a motivo della loro assoluta fede ideologica, anche se rispettabile, non riescono ad accettare la realtà di un Paese come l’Italia che ha un debito pubblico spropositato ed è legato alla comunità dei Paesi occidentali. Inoltre – prosegue l’analisi – non riescono a conciliare la loro natura di rappresentanti dei movimenti estremi con la loro partecipazione al Governo”. “E’ un sogno? Forse. Ma oggi anche i sogni possono servire a rinnovare la confusa democrazia italiana’.