Governo, Quagliariello: Renzi superficiale anche quando accusa di superficialità
19 Aprile 2016
di redazione
“Il presidente del Consiglio mi taccia di superficialità ma la critica che mi muove è estremamente superficiale”. Lo dichiara il senatore Quagliariello, presidente del movimento Idea. “Avevo ironizzato in aula – prosegue Quagliariello – sulla sfortuna di aver accusato i magistrati di non giungere a sentenza proprio poche ore prima di una sentenza del tribunale di Potenza, e lui mi contesta affermando che le sentenze secondo la Costituzione sono solo quelle passate in giudicato”.
“Tanto per cominciare, anche le sentenze di primo e secondo grado se non impugnate passano in giudicato. In secondo luogo, è sufficiente una lettura ‘superficiale’ dell’articolo 111 per capire che la Carta costituzionale qualifica come sentenze anche quelle emesse prima del giudizio di Cassazione”, spiega Quagliariello. “Non a caso, e non vorrei innervosire ulteriormente il premier con la citazione, a fargli notare prima di me la sfortunata tempistica della battuta sui magistrati di Potenza era stato Michele Emiliano, che di procedimenti giudiziari forse un po’ mastica”.
“Se è invece alla presunzione di non colpevolezza che il premier intendeva superficialmente riferirsi, quella sì che vale fino a sentenza definitiva, ma allora mi duole segnalargli che ha sbagliato esempio. Come lo stesso Renzi ha rammentato, infatti, è bastata una sentenza non definitiva per far sospendere il senatore Margiotta dal gruppo Pd e spedirlo nei ‘territori d’oltremare’ di Area Popolare, ed è servita la Cassazione per riportarlo sulla terraferma democratica. Alla faccia della presunzione di innocenza. Superficiale anche stavolta, come quando dice – conclude Quagliariello – che per il governo italiano Eni e Total pari sono”.
(Leggi l’intervento di Quagliariello in Senato sulla sfiducia per il caso petrolio)