Governo. Sacconi: “Riformisti e moderati ci raggiungeranno”
19 Settembre 2010
di redazione
"Non ipotizzo un processo di annessione al Pdl ma un percorso rispettoso delle posizioni altrui: lavorare a un cantiere che consenta di arrivare all’unità politica dei moderati e dei riformisti sulla base dei valori della nostra tradizione in funzione della stabilità e della modernizzazione del Paese". È la proposta lanciata dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi che, in una intervista al Corriere della Sera, lancia un appello " a quei Democratici che vivono con disagio la condizione del Pd esposto alle incursioni di esterni con il radicalismo della Bonino sui temi etici, il massimalismo di Nichi Vendola e della Fiom-Cgil sui temi sociali, il giustizialismo di Antonio Di Pietro sui temi della giustizia".
Secondo Sacconi sui temi etici e sul "comune riconoscimento del principio di sussidiarietà", "la convergenza dei moderati e dei riformisti sarà inevitabile". "Non dobbiamo mettere il carro davanti ai buoi", puntualizza Sacconi alla domanda su quale sia il soggetto di riferimento.
"Cio che conta – dice Sacconi- è accelerare questo percorso travolgendo le furbizie delle alleanze a prescindere. Sono fiducioso che in tutta l’Udc a partire da Casini, venga meno la cinica idea dei due forni", afferma. Sui tempi di questa auspicata convergenza, Sacconi si limita ad osservare che "saranno i fatti a creare le occasioni".