Gran Bretagna, di nuovo una donna a Downing Street: Theresa May è primo ministro
14 Luglio 2016
Theresa May è il nuovo premier britannico. La leader dei Conservatori, accompagnata dal marito Philip, si è recata a Buckingham Palace per ricevere dalla regina Elisabetta II l’incarico di formare un nuovo governo.
Poco prima la sovrana aveva incontrato il premier dimissionario David Cameron e aveva formalmente accettato le sue dimissioni. In serata le prime nomine di governo da parte della nuova premier, la seconda donna alla guida dell’esecutivo britannico, dopo Margaret Thatcher.
La May, 59 anni, ha davanti a sé il compito di mettere in moto la Brexit e ricucire la profonda divisione nel Paese. Ministro dell’Interno del governo conservatore uscente, May entra a Downing Street tre settimane dopo il voto dei britannici per uscire dall’Ue.
Ministro dell’Interno dal 2010, ha ottenuto molta notorietà nel 2013 quando è riuscita ad espellere dal Paese l’imam radicale Abu Qatada, ma è stata criticata per non aver mantenuto la promessa del governo di portare il numero netto degli immigrati sotto i 100mila l’anno.
Schierata a favore del Remain al referendum sulla Brexit, ha assicurato che rispetterà l’esito della consultazione portando la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea ed ha escluso elezioni anticipate. Ritiene che la richiesta formale di uscita dall’Ue non potrà arrivare prima della fine dell’anno, per avere il tempo di definire la posizione britannica nel negoziato. In quest’ambito, May ha precisato che lo status dei cittadini europei residenti in Gran Bretagna farà parte delle trattative, senza garantire quindi che possano rimanere.
Al suo arrivo a Downing Street la nuova premier britannica ha tracciato un breve programma dell’esecutivo che andrà a formare nelle prossime ore.
Il Regno Unito, ha ricordato May, si trova ad affrontare delle “sfide reali”, specialmente dopo il referendum sull’uscita dalla Ue. Ma il Paese, ha aggiunto, saprà “uscirne fuori con successo”, come ha sempre fatto nel suo passato, conquistandosi un “ruolo coraggioso e positivo” nel mondo. La mia ambizione, ha concluso, è costruire una “Gran Bretagna migliore”.
Nel nuovo governo entra a far parte anche l’ex sindaco di Londra, Boris Johnson, capofila dei filo-Brexit al referendum del 23 giugno. Per lui l’incartico di ministro degli Esteri, al posto di Philip Hammond, nuovo Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito.
Elisabetta II ha dato la conferma del mandato e poi verso Downing Street dove Theresa May ha pronunciato il suo primo discorso da capo del governo. Un capo che ha fretta. In serata ha convocato i più fedeli, annunciato le prime scelte e tracciato la silhouette di un governo chiamato, fin d’ora, a un incarico di straordinaria difficoltà.