Gran Bretagna, sventato attentato in metropolitana

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Gran Bretagna, sventato attentato in metropolitana

22 Ottobre 2016

La polizia di Londra ha sventato un attentato terroristico nella metropolitana della capitale e venerdì ha arrestato un 19enne sospettato di pianificare ulteriori attacchi. Il giorno prima gli agenti avevano trovato una bomba artigianale nascosta in un vagone della metropolitana vicino all’arena O2, nella stazione di North Greenwich. Per quanto rudimentale, l’ordigno era in grado di causare danni e vittime. Gli artificieri l’hanno fatto brillare sul posto.

Il ragazzo è stato preso dalla polizia che l’ha bloccato con una pistola elettrica a Holloway road, a circa 16 chilometri di distanza da dove è stato rinvenuto l’ordigno. La sua identità e le sue responsabilità non sono state rivelate. Testimoni dicono che fosse di aspetto asiatico, forse di origine indiana o pakistana. Una squadra di specialisti di Scotland Yard esaminerà il pacco sospetto nel corso del fine settimana.

I media oggi riferiscono che la polizia sta esaminando eventuali collegamenti del misterioso giovane con ambienti estremisti islamici, eventuali giuramenti all’Isis o altri elementi, ma sta anche vagliando la pista dei disturbi mentali. Il tutto nel riserbo assoluto, dal quale emerge qualche labile indizio. Secondo le fonti citate oggi dal Telegraph, gli inquirenti ritengono che quello fatto brillare giovedì pomeriggio fosse “una bomba in grado di funzionare”, ma che ci vorranno alcuni giorni prima che gli esami sui resti dicano esattamente cosa fosse e come fosse congegnato.

Secondo un memo diramato fra il rinvenimento della bomba e l’arresto, le forze di polizia hanno ricevuto un memorandum del Joint Terrorism Analysis Centre in cui si affermava che l’allarme terrorismo è stato immediatamente elevato a “severe” (grave), che indica che attentati sono “altamente probabili”. L’oggetto viene descritto con il nome-spauracchio di Improvised Explosive Device (Ied, ordigno esplosivo artigianale), neologismo dell’era della “guerra al terrorismo” associato alle terribili mine che tante vittime hanno falciato fra i militari in Iraq e Afghanistan.