Grazie al lavoro delle donne l’Abruzzo è una regione da record

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Grazie al lavoro delle donne l’Abruzzo è una regione da record

19 Luglio 2011

di I. M.

In Abruzzo l’occupazione “rosa” ricomincia a crescere. Lo rivela un’indagine svolta da Unioncamere e Istat che hanno acceso i riflettori sul trend positivo messo a segno dalle donne: in Italia è un risultato record. Un dato che conferma l’energica ripresa del mercato del lavoro e che potrà fare da catalizzatore per la crescita e lo sviluppo dell’economia regionale.

Svolgendo un’analisi comparata fra il primo trimestre del 2010 e quello di quest’anno, dai dati affiora chiaramente che è stato raggiunto un importante traguardo: 10 mila posti in più in un anno, equamente ripartiti fra le quattro province nei settori dell’industria, dell’agricoltura e dei servizi. Questa cifra colloca la regione al primo posto in Italia per incremento di occupazione femminile. Secondo Unioncamere, i programmi delle imprese abruzzesi prevedono ulteriori 3.300 assunzioni nei prossimi tre mesi.

Proiettando lo status occupazionale dell’Abruzzo sul panorama nazionale emerge che il tasso di disoccupazione regionale (dell’8,8 %) è perfettamente in linea con quello registrato in Italia (dell’8,6%) e gli indicatori del mercato del lavoro evidenziano che l’Abruzzo ha preso il vantaggio sul Sud, dove la disoccupazione tocca valori a due cifre. “Un quadro confortante – commenta il Governatore Gianni Chiodi – con dati ufficiali che non sono certo frutto di una libera interpretazione, ma vanno evidenziati e presi nella dovuta considerazione. Si tratta di un’ulteriore conferma della ripresa del mercato del lavoro, come evidenziato da altri indicatori provenienti da diverse fonti.

Il dato della crescita occupazionale femminile che evidenzia un record nazionale, appare molto incoraggiante ma deve costituire uno stimolo per la ripresa dell’economia reale. Bisogna puntare con decisione all’apertura di nuove prospettive produttive per garantire lo sviluppo delle imprese e dell’occupazione. Si tratta, in sostanza, di dati che evidenziano l’avvio di un processo di recupero a conferma del buon andamento congiunturale del mercato del lavoro”. Il sistema informativo Excelsior di Unioncamere ed il Ministero del Lavoro hanno messo in luce degli ulteriori segnali positivi: quest’anno la cassa integrazione è tornata su livelli comparabili a quelli delle regioni meridionali e le imprese abruzzesi attive continuano ad aumentare, prevedendo di assumere circa 3.300 lavoratori.

“I risultati positivi sul mercato del lavoro – conclude Chiodi – non vengono per caso, sono da attribuire al coraggio ed alla determinazione degli imprenditori abruzzesi che hanno dimostrato di saper affrontare questo momento difficile”. L’iniziativa lanciata dalla Giunta Regionale “Lavorare in Abruzzo” nel 2010 ha creato 2.700 posti di lavoro aggiuntivi e con “Lavorare in Abruzzo II” verrnno investiti 10 milioni di euro d’incentivi aziendali alle assunzioni. Il Piano Operativo 2009-2011 prevede lo stanziamento di 134 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo 2007/13 per la realizzazione di progetti, di cui 12,5 sono da destinare allo start-up di duecento nuove imprese gestite da donne, giovani ed ultra cinquantenni in cassa integrazione. Le 23 linee d’azione della programmazione POR si focalizzano sul mondo del lavoro, sul sociale, su formazione ed istruzione, sulle imprese, sull’università ed infine su ricerca ed innovazione.